Riceviamo e pubblichiamo una nota dell’ufficio stampa di Forza Italia circa PIP, PGR e PUG in riferimento all’articolo d’apertura pubblicato sul settimanale Fax n. 9 della scorsa settimana.
Pip, Pgr e Pug sono tutti i piani necessari e indispensabili per l’urbanistica di un comune ed è attraverso questi strumenti che si possono pianificare tutti gli interventi nel territorio, in modo armonico e secondo i principi in essi contenuti. “La situazione polignanese è molto complessa – spiega il consigliere comunale Domenico Pellegrini di Forza Italia – come ha sottolineato l’ex assessore Annese della prima amministrazione Vitto, il Piano Regolatore Generale attuale è una variante del 1979 al PRG degli anni 60. Lo strumento urbanistico polignanese è ormai obsoleto ed è quanto mai indispensabile adeguare i nuovi piani, ma l’Amministrazione Vitto in otto anni di amministrazione non ha fatto praticamente nulla”.
Tra i provvedimenti dimenticati il Pip, acronimo di Piano degli Insediamenti Produttivi. Per la città di Polignano rappresenta quel cavallo da battaglia da invocare soltanto nelle campagne elettorali, per poi essere dimenticato una volta eletti. La storia del Pip polignanese è lunga e travagliata. Ad aprile del 2015, il consiglio comunale ha adottato la delibera numero 9 per il Pip sulla strada provinciale Polignano – Conversano. Ad oggi, dopo quasi 5 anni, il Pip è un progetto conservato sul libro dei sogni dell’Amministrazione Vitto. “Il Pip rappresenta un’occasione di sviluppo – spiega il consigliere comunale Domenico Pellegrini di Forza Italia – perché consentirebbe la realizzazione di un’area specializzata ad accogliere in modo organico e funzionale gli insediamenti produttivi. Nonostante le tante promesse fatte durante le ultime campagne elettorali, nulla è stato fatto, tanto che alcune attività produttive di Polignano si sono trasferite a Monopoli. Altre invece, si sono completamente rassegnate all’idea che il Pip non sarà mai realizzato”.
La storia del Pip è simile a quella del Pug, acronimo di Piano Urbanistico Generale, che per la Regione Puglia sostituisce il vecchio PRG. E’ lo strumento di disciplina urbanistica a livello comunale. “Anche su questo punto, l’amministrazione Vitto è latitante – afferma Pellegrini – A febbraio del 2011, l’Amministrazione comunale dell’epoca ha annunciato l’adozione del Documento Programmatico Preliminare del Pug, che non è stato ancora adottato dall’Amministrazione Vitto. Come mai? Perché c’è tutto questo ritardo? Perché Vitto e i suoi non danno spiegazioni ai cittadini?” si chiede Pellegrini, che sottolinea quanto tutto sia fermo anche sul fronte del Piano Regolatore Generale comunale, il PRG, che è quello strumento urbanistico che regola l’attività edificatoria all’interno di un territorio comunale, di cui ogni comune italiano deve dotarsi. Sulla base dell’accertamento dello stato di fatto e delle previsioni di sviluppo del Comune nel periodo di validità del piano, esso prevede la destinazione d’uso delle aree, la possibilità di sfruttamento edificatorio, gli interventi realizzabili sul patrimonio edilizio esistente, le aree da destinare a servizi pubblici. Di norma il piano regolatore riguarda e disciplina il territorio di un Comune.
“Il PRG di Polignano risale agli anni 60. Da allora tutto è cambiato – afferma ancora Pellegrini – ma l’Amministrazione è immobile, sembra non porsi neanche il problema di adeguare questi piani. Ed è normale che poi sia la Regione a decidere per noi, se l’Amministrazione continua ad essere così superficiale. Non adeguare questi piani significa non saper programmare e pianificare lo sviluppo di un territorio. Tutti i piani citati sono indispensabili ad avere uno sviluppo armonico e sostenibile, in assenza mancano le disposizioni generali e importanti. Rimandare l’attuazione di questi strumenti significa non avere a cuore lo sviluppo della città, oltre che a non garantire regole chiare e disposizioni uguali per tutti i cittadini. – conclude Pellegrini – in questa amministrazione manca una seria visione lungimirante di sviluppo del territorio“.
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