POLIGNANO – Aggiornamento dell’08/10: Le ultime vicende politiche di questa scarsa e inconcludente Amministrazione comunale di Polignano confermano, ancora una volta, che il Sindaco Domenico Vitto ha messo su una accozzaglia di partiti e persone solo per vincere, anzi stravincere, le elezioni comunali.
A dire che l’Amministrazione è scarsa, non è l’opposizione, bensì il dimissionario capogruppo Pd Angelo Focarelli, il quale, va dato atto, ha avuto il coraggio di denunciare quello che il centro destra locale ha già detto in campagna elettorale.
È un’Amministrazione che insegue interessi particolari e clientelari affidata a uomini da prima Repubblica abituati ad annientare nemici interni ed esterni per aumentare il proprio personale consenso tramite scambio di favori e prebende.
Ad ottobre inoltrato non esiste ancora un bilancio di previsione che dica chiaro e tondo, dove questo centro sinistra vuole portare Polignano. Le uniche opere pubbliche che sono stati in grado di far partire sono frutto del lavoro della precedente Amministrazione.
Ancora più assurda appare la decisione di affidare la delega al bilancio a Marilena Abbatepaolo. Scelta dettata solo dal desiderio di mettere a tacere il dissenso interno al Pd, piuttosto che dalla reali esigenze della giunta e della città.
Non è poi chiaro come la Abbatepaolo possa affrontare il lavoro di tante deleghe e conciliarle con il suo incarico di dirigente scolastico.
È evidente quindi che dopo un anno e mezzo di governo cittadino, il Sindaco e la sua scarsa Amministrazione non sono in grado di mantenere nemmeno una delle tante e false promesse elargite in campagna elettorale.
Si preparino i cittadini perché tanti saranno gli anni bui se questo centro sinistra rimarrà incollato alle poltrone. Perché è questo il loro collante: poltrone e incarichi, la Politica, con la P maiuscola, Vitto e la sua Amministrazione, non sanno nemmeno cosa sia.
Polignano a mare, 8 Ottobre 2013.
Aggiornamento del 07/10: Il confronto tanto auspicato da Focarelli sarebbe più semplice se lui fosse presente nei luoghi deputati. Ma Focarelli preferisce parlare in altre sedi di quello che desidera, di quello che lo preoccupa, disertando assemblee di partito, incontri di maggioranza e commissioni consiliari. Anche noi saremmo stati felici di confrontarci con lui nelle sedi deputate, ma ci vediamo costretti a rispondergli usando gli stessi canali da lui usati.
In primis ci preme sottolineare che se Focarelli rileva il rischio che si instaurino logiche clientelari o che esse già siano a capo di alcune azioni amministrative non deve fare altro che denunciare agli organi competenti, ma per fare una denuncia bisogna essere certi di ciò che si afferma. Nessuna logica clientelare, per quanto ci riguarda, è alla base delle azioni di questa amministrazione.
Ha ragione Focarelli quando dice che l’acutezza dei problemi ci deve spingere verso il cambiamento, ma il cambiamento è un processo lungo, che comporta costanza, tenacia e impegno. Se Focarelli pensa di poter cambiare il paese al di fuori del partito, o al di fuori dell’amministrazione più e meglio di quanto possa farlo ricoprendo il suo ruolo con il massimo dell’impegno, è libero di farlo. Noi restiamo al nostro posto, sicuri che la risoluzione dei problemi sia complessa ma che sia questo il posto giusto per poter dare il via al cambiamento a cui tutti pensiamo. Di sicuro c’è che questa amministrazione ha un’azione politica rivolta al bene comune, mai agli affari delle lobby o dei singoli cittadini.
Nel nostro partito le decisioni vengono ancora prese in maniera collegiale, e questo Focarelli lo saprebbe se solo fosse presente agli incontri e alle riunioni. Se c’è così tanta vivacità e così tanto dibattito nel PD vuol dire che la democrazia interna funziona, e non c’è nessun rischio che il partito diventi solo uno strumento per l’esecuzione delle idee altrui.
I temi per cui ci siamo battuti quando eravamo all’opposizione sono ancora sul piatto, sono tutti ancora problemi da risolvere, ma al posto di pensare a risolvere questi problemi siamo qui a rincorrere l’entusiasmo spento di un Focarelli deluso e a controbattere l’azione denigratoria e delegittimante nei confronti del Sindaco, dell’amministrazione e del gruppo consigliare Pd di cui pure lo stesso Focarelli fa parte. Evidentemente stare all’opposizione per lui è più semplice, forse non si è reso conto che adesso al governo c’è anche il suo partito e che se davvero vuole cambiare le cose, non è con le accuse offensive e infamanti che le cambierà.
Aggiornamento del 03/10: CLICCA QUI PER LEGGERE LA LETTERA DI FOCARELLI 02/10: Dopo averle annunciate più di tre mesi fa e dopo essersi auto sospeso, Angelo Focarelli stamane ha ufficialmente ribadito le sue dimissioni da capogruppo consiliare PD. Nihil novi sub taegmina coeli, dunque. All’epoca delle dimissioni di Focarelli, infatti, Fax ipotizzo anche il suo eventuale successore individuato, almeno all’epoca ribadiamo, nel consigliere Tina Lofano. Del resto non è che c’è molto da girarci intorno: Focarelli si è dimesso e quindi non lo fa, Mario Mazzone ha dimezzato le sue deleghe perché, “dice lui”, che ha troppi impegni di lavoro, Modesto Pellegrini è già presidente del Consiglio Comunale, non resta che la Lofano. Ovviamente Focarelòli non si dimette dal partito e resta consigliere comunale in quota PD. La vera novità delle dimissioni di Focarelli è un’altra e la leggerete in esclusiva sul Fax in edicola sabato.
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