POLIGNANO – Ci eravamo lasciati qualche anno fa con alcune mie critiche, la garbata risposta degli organizzatori e successiva, ancor mia, controrisposta. Poi, l’incontro diretto con Antonio Messa, l’allora presidente, che mi annunciava che non l’avrebbe più organizzata, e il mio accorato invito a riproporla, con la promessa che sarei stato lì, quel giorno, a sottolineare gli eventuali miglioramenti.
Questa introduzione a spiegare la mia presenza a Polignano a Mare per la 3^ edizione della “CorsAmare”, nonostante la concomitanza con una delle manifestazioni a cui sono più affezionato, la “Mare e Sale” di Margherita di Savoia. Appurata la presenza di Vito Porcelli e signora tra le saline, ho potuto tranquillamente tener fede alla parola data a Messa e compagni dell’Atletica Polignano, tanto il sito sarebbe stato ben rappresentato anche a Margherita.
E devo dire che non mi sono pentito, l’organizzazione, forse studiando le altre manifestazioni, è notevolmente cresciuta, non si sono registrate disfunzioni, tutto, o quasi, è filato via liscio, ma andiamo con ordine.
Arrivato di buon’ora per evitare difficoltà di parcheggio, nella centralissima Piazza Moro, trovo già allestito il palco sul quale è già in attività lo storico speaker del podismo pugliese, Luciano Magno. Già elevato anche l’arco di partenza-arrivo, gli addetti sono sul percorso a posizionare le ultime transenne e a curare gli ultimi dettagli. Comincio a salutare gli amici dell’Atletica Polignano, il presidente Antonio Zupo, il suddetto Antonio Messa, Eugenio Scagliusi, Enzo De Girardis, e via via gli altri, indaffaratissimi, ma gentilissimi come sempre. Posso provvedere a ritirare i pettorali (5 euro il costo dell’iscrizione) con poco distante consegna dei pacchi gara, contenenti unicamente prodotti alimentari. Non vi sono bagni chimici, ma tutti i bar e pasticcerie mettono a disposizione i propri, oltre agli spazi aperti sul mare che consentono anche di godere di fantastici scenari.
Nutrita la rappresentanza odierna di atleti di valore: favoritissimo Ciccio Caliandro, con il locale Francesco Milella, ma tesserato per gli Amatori Putignano, a mettere in dubbio la sua vittoria insieme a Luigi Zullo, Michele Insalata, Mimmo Tedone, Gino Mele e il rientrante Vito Bongermino. Possibili outsider due giovanissimi assoluti del Cus Bari, Gianni Spilotros e Aurelio Esposito, entrambi allenati dall’eterno Pippo Carnimeo. Leggermente più incerta la leadership femminile, con Viola Giustino a doversi guardare da Mara Lavarra e dalla compagna di squadra Antonia Mele.
Spettacolare, davvero spettacolare il panorama di cui possiamo godere riscaldandoci: Polignano è a picco sul mare, questa città è davvero incantevole, si comprende perché sia meta di visitatori anche d’inverno, oltre che, naturalmente, d’estate.
Alle 9.20 lo speaker e i Giudici cominciano a chiamarci sul punto d’avvio, i primi sono davanti, nelle retrovie chi non ha ambizioni, anche se già non manca chi si schiera nelle prime fila per mollare pochi metri dopo. Approfitto, intanto, per chiedere a Franco Laera del fratello Piero, colpito da ictus: Piero è in lento, ma continuo miglioramento, “forza Piero ti aspettiamo!”. Per fortuna, il girotondo beneaugurante dei soci della Bari Road Runners, miei compagni d’allenamento nelle quotidiane albe, scioglie la tensione.
Oltre 400 i partecipanti, liberi compresi, che danno vita ad una partenza ordinata e ben presto il serpentone si allunga nelle strade di Polignano in direzione Monopoli. Presidiano il percorso i locali Vigili Urbani, attenti ad ogni incrocio; noi, intanto, svoltiamo e siamo sul mare, procediamo ora in direzione nord, troviamo il primo ristoro e cominciamo a goderci il panorama. Attraversiamo ora la parte vecchia, l’Arco Marchesale ci avvia di nuovo in piazza Moro e completiamo il primo giro di 3 km. Comincia il secondo giro, c’è chi aumenta, chi comincia a rallentare, sorpassi e controsorpassi si sprecano. Siamo di nuovo all’Arco ma questa volta di gira a destra, lo spettacolare ponte ci avvia verso Cala Paura, mentre i primi già sono sulla strada del ritorno. Ed ecco la sorpresa: infidi e pericolosi gradini ci portano giù, proprio a livello del mare per una tratto sterrato. Alzando gli occhi gli scenari sono fantastici, ma la fatica cresce; comincia ora il pezzo, per fortuna breve, sulla sabbia morbida. Da segnalare che ogni potenziale pericolo è prontamente segnalato da un addetto dell’organizzazione, davvero non siamo mai soli. Si svolta, siamo oramai circa al 9 km, abbiamo ritrovato l’asfalto, gli ultimi chilometri in salita ci conducono verso l’arrivo, lo sprint ed è chiusa anche questa dopo 9700 metri.
Percorso spettacolarmente stupendo, particolare, relativamente veloce nei primi sei chilometri ma reso tecnico da quel lungo segmento tra difficoltà naturali e salita, che ricorda almeno parzialmente le gara delle due Torri di Carovigno.
L’ottimo Francesco “Ciccio” Caliandro (Podistica Palagiano) è il vincitore della 3^ CorsAmare su Francesco Milella (Amatori Putignano), pronto a ripartire in missione in Afghanistan, e sul triathleta Michele Insalata (Montedoro Noci). Quarta posizione per il sorridentissimo Luigi Zullo (Maxicar Civitanova marche) che precede la novità Gianni Spilotros (Cus Bari), quinto, e il determinato Mimmo Tedone (Cral Amiu Bari), sesto. Settima posizione appannaggio dell’esperienza di Gino Mele (Atletica Acquaviva) sul “bello” Vito Bongermino (Top Runners Laterza) e su Michele Loizzi, primo atleta della società organizzatrice. Decimo il carissimo Mimmo Minoia (Casalini), in progressiva ripresa, che chiude l’odierna top ten.
Vittoria femminile con distacco per la giovane assoluta Viola Giustino (Naf Acquaviva), sperando che abbia superato i problemi che l’hanno angustiata l’anno scorso. Secondo posto per la “mamma” Mara Lavarra (Amatori Putignano) che precede la coriacea Tonia Mele (Naf Acquaviva). La volitiva Rita Maria Marzoli (Team Francavilla Fontana) coglie il quarto posto sulla “scozzese” Georgina Stewart (Atl. Città Bianca Ostuni), che chiude il quintetto femminile vincente.
La bustina ristoro con frutta ed acqua rinfranca gli atleti; si approfitta per scherzare, valutare le proprie prestazioni e già pensare alla prossima gara.
Mentre l’ottimo Magno, sempre più sciolto, provvede a intervistare i primi arrivati, Caliandro e Giustino, ecco che giunge l’ultimo arrivato, Vincenzo Mirizzi degli Amatori Putignano, che subito rivendica il premio speciale spettante a chi chiudeva la manifestazione (384 i finisher Fidal). Tranquillizzato, si avvia a cambiarsi mentre cominciano le premiazioni.
Giunge sul palco anche il sindaco, Angelo Bovino, che collabora a premiare i primi; ma è Eugenio Scagliusi, valido atleta e, al contempo consigliere comunale, a dettare i tempi delle solerti premiazioni coordinando anche gli altri soci dell’organizzazione. Premi tecnici, monili, bottiglie di olio e di vino, cesti gastronomici, davvero non c’è da lamentarsi per i meritevoli. E lo stesso dicasi per le prime sei società per numero di arrivati (nell’ordine Avis in Corsa Conversano, Alberobello Running, Città Bianca Ostuni, Atletica Monopoli e Nadir on the road Putignano) che ritirano ricchissimi e pesantissimi cestoni. Il saluto finale e… l’adunata è sciolta, si può tornare a casa.
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