PUTIGNANO – Le campagne e il paese invasi dai rifiuti ed il dato della raccolta differenziata che inesorabilmente continua la sua lenta ma graduale discesa. E i due fattori probabilmente non sono scollegati. Se c’è chi non differenzia più probabilmente è perché i rifiuti che produce li butta chissà dove. Senza contare che i più volte annunciati interventi di contrasto agli incivili ancora non si vedono.
A marzo la raccolta differenziata ha registrato il 53,44%, siamo quindi sempre più lontani dal 61,02% che ad ottobre 2013 aveva fatto esultare il sindaco De Miccolis ed il suo vice Angelini.
Abbiamo chiesto a Cosimo Giotta, amministratore dell’Antinia (capofila dell’Ati), cosa si intende fare per arginare questo calo.”In primo luogo direi di intervenire sul centro comunale di raccolta di Via Martiri delle Foibe. – Ci dice Giotta – L’amministrazione deve convenire che il CCR è uno dei punti più importanti dell’intero servizio e che gestirlo non al massimo delle sue potenzialità è controproducente. Infatti, non capisco come mai ancora si aspetta a metterlo a norma. Questa situazione sta creando malcontento nei cittadini”. Inoltre Giotta riferisce di non aver ancora avuto notizie ufficiali dal Comune sull’attivazione delle attese migliorie al servizio.
Giotta si definisce “profondamente amareggiato” per quel che sta avvenendo in paese con l’aumento delle discariche abusive e fa un annuncio shock: “l’infelice scelta del partner mi induce a rivedere i miei progetti nel settore dei rifiuti urbani e sono convinto che se le cose non cambiano, sarò costretto a chiedere la risoluzione del contratto con l’Amministrazione, che pure ha le sue responsabilità”.
Se l’Antinia decidesse di chiedere la risoluzione del contratto, per Putignano si aprirebbe una strada senza uscita con un servizio “porta a porta” già in grave difficoltà, costretto ad una brusca frenata ed il ritorno quindi ai vecchi bidoni sulla strada.
L’intervista integrale a Cosimo Giotta nel numero di FAX in edicola da oggi.
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