PUTIGNANO – Una nuova tegola sta per abbattersi sul Santa Maria degli Angeli, mettendo a rischio la sua sopravvivenza.
Il 12 agosto scorso (circolare 143742/1), l’Azienda Sanitaria Locale della Provincia di Bari ha convocato per il prossimo 1 settembre alle ore 15, presso la sede sita in Lungomare Starita a Bari, il Collegio di Direzione dell’ente per discutere ed individuare “il profilo oggettivo e soggettivo relativo ai bandi per la selezione pubblica per la copertura dei posti di direttore di struttura complessa”. In parole semplici, la Asl sta vagliando quali sono i profili professionali di cui ha bisogno, in vista dei prossimi concorsi che andranno a coprire i posti di direttore in diverse strutture (quello che una volta veniva definito “primariato”).
Ora. L’apertura di nuovi concorsi non può che essere una buona notizia. Specie nel campo della sanità, dove il personale non è mai abbastanza. Al tempo stesso, però, non si può non notare l’assenza, tra le strutture per le quali si richiedono nuove figure, dell’ospedale Santa Maria degli Angeli di Putignano. I nuovi concorsi porteranno infatti all’assunzione di direttori di struttura complessa per diverse sedi, tra cui gli ospedali di Altamura e Triggiano, per il San Paolo di Bari, per il San Giacomo di Monopoli, per il Di Venere. E per Putignano? Almeno per il momento non ci sono assunzioni in vista. Eppure, proprio il Santa Maria degli Angeli ne avrebbe bisogno visto che al momento sono solo due i reparti ad essere guidati da un primario. Gli altri sono stati affidati temporaneamente a medici facenti funzione di primario.
Certo, questo non significa una chiusura immediata dell’ospedale di Putignano. Ma, a lungo andare, che futuro può avere un ospedale senza
primari?
Intanto, il depotenziamento della struttura diventa sempre più evidente. Il personale nei reparti è sempre meno. Si dice che sia una condizione temporanea per il periodo estivo, ma la cosa ha tutto il sapore di una scelta definitiva.
L’auspicio degli addetti ai lavori è che l’attuale amministrazione riesca ad aprire il dialogo con i vertici regionali, spingendosi altre quello che in questi anni ha fatto il centrosinistra. Si potrebbe chiedere alla Asl di bloccare la riunione prevista per il 1 primo settembre e di rivedere l’elenco delle strutture che nei prossimi mesi accoglieranno i nuovi primari per far posto anche all’ospedale di Putignano.
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