PUTIGNANO – È partito da Putignano il Festival Michaelic, arti, culture e spiritualità dedicato al culto di san Michele.
Ad ospitare l’interessante convegno di apertura “Il culto in grotta” la suggestiva grotta di San Michele in Monte Laureto, grande risorsa del nostro territorio, che negli ultimi anni, come ha spiegato l’arch. Piero Gonnella, è stata sottoposta a diversi interventi di restauro grazie anche all’impegno dell’omonimo Comitato e dei coniugi Casulli che hanno creduto nella sua rivalorizzazione.
La stessa Pro-loco di Putignano, presieduta da Pinuccio Cosacco, ha puntato l’attenzione su questa grotta avviando l’iter necessario per l’inserimento della stessa nelle Vie francigene.
Diversi gli interventi durante l’incontro. In particolare l’ass. Emanuela Elba, riferendosi alla doppia festa di San Michele, ha espresso la necessità di darle una identità unica per valorizzare al meglio il culto nel proprio luogo e la festa di contrada. “Il culto di san Michele – ha detto – deve puntare al recupero della memoria. Un luogo vive se vive la memoria”.
Paolo Grenzi, presidente di Vie Sacre, ha sottolineato la necessità di creare circuiti spiegando come Michaelic sia il cappello che unisce tutte le manifestazioni legate al culto del santo in Puglia e Basilicata, rappresentandole con più forza.
Massimo Ceschin, vice presidente europeo vie Francigene, ha ribadito l’importanza delle vie francigene che inducono il viaggiare lento, autentico e sostenibile, sui passi della storia, recuperando antiche memorie.
Marco Galluzzi, infine, ha fatto notare l’assenza di una segnaletica stradale per arrivare alla grotta.
A fare da cornice all’evento gli artisti locali (Luigia Bressan, Vincenzo Capozza, Antonella Dibello, Francesco Lippolis, Davide Torrente, Aldo Scarpa, Franco Lippolis) e le rappresentanze delle diverse confraternite di Putignano.
Festival Michaelic, partenza col botto
© Riproduzione riservata 16 Settembre 2014
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