PUTIGNANO – All’indomani della lettera di congedo inviata alla stampa da Carlo Bruni, ex direttore artistico del Carnevale di Putignano, Giuseppe Genco, presidente della Fondazione, diffonde una sua nota. Se la lettera di Bruni ha sollevato un polverone anche politico intorno all’evento carnevalesco e soprattutto alla sua gestione, la nota di Genco, si apprende, “non ha l’intento di controbattere o approfondire ma solo di proporre una riflessione, nel rispetto di un rapporto (evidentemente nato falsato e non rispettoso da parte dell’“amico Carlo”) sempre difeso e supportato dallo scrivente”.
Genco scrive: ci risiamo. Ancora una volta Carlo Bruni è colpito da una crisi riconducibile ad una “sindrome da abbandono”, tra i casi recenti l’uscita dallo staff di Michele Emiliano e la collaborazione terminata con il Teatro Pubblico Pugliese. Improvvisamente e a sole due settimane dalla chiusura del rapporto di collaborazione, chiusura nota a molti tanto da essere stata oggetto di numerosi articoli sulla stampa e quindi sorprendente solo per lui, riscopre il senso dell’onestà intellettuale e di una ipotetica lotta all’ingiustizia ed al malaffare. Principi che hanno dormito il sonno del giusto per undici lunghi mesi al prezzo indicato di circa 16.500,00 euro (in realtà sono circa 35.000,00 euro lordi). Per chiudere. Contestate quasi tutte le attività svolte, a chi imputare il
successo innegabile dell’edizione di febbraio 2011 del carnevale?
Giuseppe Genco
Presidente
Fondazione Carnevale di Putignano
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