PUTIGNANO – L’azienda Intini che ha partecipato ed è stata esclusa dalla gara per l’affidamento del nuovo servizio di igiene urbana, in settimana ha presentato ricorso al Tar contro il Comune di Putignano chiedendo la sospensiva della gara. Al momento è quindi sospeso l’iter di affidamento dell’appalto che, da prassi, è stato assegnato in via provvisoria alla vincitrice del bando, cioè l’Ati putignanese composta da Antinia e Avvenire. La sospensione durerà finché il Tar non si esprimerà nel merito, in un tempo previsto di venti giorni. Intanto l’assessore Dino Angelini fa sapere che l’orientamento del Comune è la costituzione in giudizio, però nella riunione di giunta che si è tenuta ieri mattina venerdì 25 novembre, non è ancora stata presa una decisione. Del resto il Comune ha necessità di valutare i costi dell’operazione oltre che la scelta del legale che, nel caso, dovesse rappresentarlo. Se il Tar dovesse esprimersi favorevolmente, l’iter sarà bloccato, diversamente – ed è quanto auspicato da Angelini – non dovrebbero esserci lungaggini. La Intini nel suo ricorso ha chiesto in primo luogo la sospensiva, poi nel caso il Tar decidesse nel merito la richiesta è la riammissione dell’offerta o in subordine l’annullamento della gara ed il risarcimento del danno. Angelini riferisce che l’azienda ritiene ci siano stati vizi nell’assegnazione del punteggio. Il ricorso è stato trasmesso per conoscenza all’Ati putignanese e noi abbiamo interpellato Cosimo Giotta della ditta Antinia.
Temete che questo ricorso possa portare ad un allungamento dei tempi per la sottoscrizione del contratto e quindi per l’avvio del nuovo servizio? “Non siamo preoccupati, crediamo che il Comune possa procedere in ogni caso all’affidamento definitivo del servizio. Per quanto riguarda il ricorso non intendiamo però costituirci in giudizio perché visto l’ammontare della gara (27 milioni di euro, ndr), servirebbero molti soldi che non siamo interessati a mettere. La spesa legale sarebbe notevole e siccome già per partecipare alla gara abbiamo messo del nostro per offrire un servizio migliore possibile, riteniamo non sia il caso di poter sopportare una ulteriore spesa. E’ una decisione prettamente economica”.
Gli chiediamo un commento sulle ragioni del ricorso della Intini.Giotta spiega: “Secondo me il ricorso è campato in aria, non vedo ragioni valide per chiedere la riammissione della proposta della Intini in quanto nel capitolato del bando era indicato a chiare lettere che il giudizio della ommissione è insindacabile, e poi non avrebbe senso ora aprire la loro busta quando la nostra è già stata aperta e loro conoscono la nostra offerta”.
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