PUTIGNANO – Prosegue l’attività sovracomunale a favore della salvaguardia dell’ospedale Santa Maria degli Angeli. Dopo la notizia del dietrofront della Asl e della Regione sul ridimensionamento del nostro ospedale, si fa strada l’ipotesi di una manifestazione pubblica che tenga l’attenzione generale sulle promesse fatte che devono però ancora essere trasformate in atti ufficiali.
Il Vice-Presidente del Gruppo Consiliare PDL alla Regione Puglia Massimo Cassano nella giornata di oggi ha diffuso la seguente nota: “La mia sortita sui ridimensionamenti in atto a carico dell’Ospedale di Putignano ha portato comunque allo scoperto un’operazione che si tentava di far passare sotto traccia, e che sarebbe invece esiziale per un territorio un tempo ricco di presìdi ospedalieri anche di qualità, ed oggi invece sempre più depauperato, oltre che di Ospedali (chiusi –nel tempo- Locorotondo, Alberobello, Noci, ristretto l’IRCCS “De Bellis”, per non parlare dei limitrofi Conversano e Gioia), anche di reparti e servizi , talora addirittura d’eccellenza”.
Infine Cassano fa appello “agli Amici Sindaci della ex USL BA 18 (Putignano, Castellana Grotte, Noci, Turi, Alberobello e Locorotondo) perché assumano un’iniziativa comune nei confronti dell’Assessorato alla Sanità, del Direttore Generale della ASL Ba e dei Consiglieri regionali tutti al fine di evitare un’ennesima, devastante spogliazione del diritto costituzionale alla Salute delle loro comunità”.
Nei giorni scorsi alla situazione dell’ospedale putignanese si era interessato anche il sen. d’Ambrosio Lettieri (Pdl, segretario Commissione Sanità Senato) che ha diffuso una dichiarazione ufficilae: “Prima Monopoli, adesso Putignano: altra vittima eccellente di Vendola? La via crucis del sistema sanitario pugliese non ha mai fine e il sud-est barese sta pagando un prezzo altissimo all’inefficienza delle politiche vendoliane, segnate da ritardi inaccettabili, assenza di visione strategica e programmatica, nonché asservite a logiche clientelari che nulla hanno a che vedere con il bene della comunità e la riorganizzazione dei servizi territoriali.
Anche una struttura riconosciuta da tutti come un punto di riferimento per garantire livelli essenziali di assistenza in un territorio vasto e articolato come quello del sud-est barese, l’Ospedale Santa Maria degli Angeli di Putignano, appunto, sembrerebbe restare vittima di queste logiche e di un incoerente e deleterio impoverimento dei reparti da un punto di vista funzionale, tra soppressione di posti letto, taglio degli organici e mortificazione del lavoro di tanti operatori sanitari.
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