PUTIGNANO – E’ scoppiata un’autentica bufera sull’amministrazione comunale dopo gli aumenti registrati nelle bollette dei putignanesi a causa della spazzatura. Gli aumenti in alcuni casi hanno superato il 50% e le proteste dei cittadini non si sono fatte certo attendere.
Come mai un tale aumento? Se fino allo scorso anno la tassa sui rifiuti, per i putignanesi, copriva il 70% del servizio, nel 2010 per legge la copertura deve essere pari al 100%. La Tarsu quindi ha avuto un incremento del 30% rispetto al suo importo finale, ma il cittadino, rispetto a quanto pagava lo scorso anno, si è trovato a sborsare un incremento di più della metà della tassa 2009 a causa degli aumenti registrati per il conferimento in discarica. L’avviso di pagamento inoltre è giunto nelle cassette postali dei concittadini solo ad inizio settimana e la prima scadenza è fissata già ad oggi, 31 luglio. Pochi i giorni per racimolare la cifra da versare e non rassicura affatto la dilazione di pagamento concessa dal comune, anche perché si legge nella missiva “si avverte che il mancato pagamento entro il termine o i termini suddetti, comporterà l’applicazione delle sanzioni per legge”. Ha tentato di fare un po’ di chiarezza sull’argomento il sindaco che nella lettera di accompagnamento all’avviso di pagamento dice che dal 1 gennaio 2011 ci sarà un nuovo sistema tariffario “per cui chi differenzierà di più pagherà di meno”. Della stessa opinione però non sono i responsabili del procedimento di rinnovo della gestione rifiuti. Il vice sindaco Angelini e gli ingegneri Intini e Lattarulo, negli incontri di presentazione della nuova proposta, non hanno fatto altro che ribadire che non sono previsti, almeno in una prima fase, sconti per i cittadini meritevoli.
E pensare che non è finita qui, all’orizzonte ci sono ben altri aumenti: la discarica è in esaurimento quindi i rifiuti dovranno essere trasportati fuori dal bacino con notevoli aggravi (si parla di 100 euro alla tonnellata) ed il nuovo servizio di igiene urbana che partirà a gennaio 2011 si baserà sul sistema “porta a porta” che certamente è il migliore per una raccolta differenziata spinta ma è anche il più costoso.
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