PUTIGNANO – Ha suscitato molto interesse l’intervista a Lello Di Bari, sindaco di Fasano, pubblicata sul nostro settimanale. Nell’intervista, il sindaco fasanese ci ha spiegato come è riuscito a fare nella sua città quello che da noi appare un miracolo: un servizio di igiene urbana che in pochissimi mesi (il servizio porta a porta a Fasano è partito il 1 luglio) ha raggiunto il 74% di raccolta differenziata, e che si distingue per efficienza e frequenza nelle raccolte. Pubblichiamo di seguito alcune parti della corposa intervista:
Un servizio di igiene urbana porta a porta che copre il centro abitato come le zone di campagna con raccolte frequenti: 6 giorni su 7 per l’organico; due volte alla settimana la carta; tre volte alla settimana la plastica; due volte al giorno per le utenze non domestiche con attività particolari come pescherie e macellerie. Tutto ciò sembrerebbe un sogno ai putignanesi, non lo è invece nella vicina Fasano dove questo servizio, attivo da luglio, ha già raggiunto risultati positivi anche sul fronte della percentuale di raccolta differenziata, 74% ad ottobre. Per capirne di più abbiamo chiesto un’intervista al sindaco di Fasano, Lello Di Bari, che scopriamo essere un residente di Putignano nei mesi invernali, mentre nei mesi estivi si trasferisce alla Selva di Fasano. Di Bari conosce quindi il servizio di raccolta rifiuti attivo a Putignano in quanto utente e conosce altrettanto bene, anzi meglio, quello del Comune che amministra. Era stato lo stesso sindaco di Putignano, Gianvincenzo Angelini De Miccolis a titare in ballo l’esempio di Fasano durante l’incontro della scorsa settimana sul tema rifiuti. “Fanno la raccolta porta a porta dell’organico 6 giorni su 7 però hanno un servizio che costa il doppio del nostro”, aveva dichiarato De Miccolis. Chiediamo a Di Bello se è davvero così.
Sindaco Di Bari quanto costa il servizio porta a porta a Fasano? “5milioni e 800mila euro da contratto, costo mensile 540mila euro. Comunque va considerato che abbiamo 40mila abitanti con un territorio un po’ diverso da quello di Putignano. Abbiamo 11 centri abitati: Fasano, Pezze di Greco, Montalbano, Speziale, Pozzo Faceto, Torre Canne, Savelletri, il Canale di Pirro, la Selva, Laureto, Coccoricchio. Di questi, Pezze di Greco e Montalbano sono grossi centri, il primo di 5500 abitanti e l’altro di 4500. Fasano è una realtà particolare, abbiamo 3 cimiteri, tre stadi, tre squadre di calcio”.
Prevedete aumenti sulla Tares visto il costo del servizio? “No, credo che riusciamo a contenere la tassa. Intanto, con la vecchia Tarsu, avendo io una villa a Fasano e mia moglie una casa a Putignano della medesima metratura, e usufruendo delle agevolazioni per chi vive da solo, in passato avevamo sempre pagato una cifra uguale: 100 euro a Putignano e 100 euro a Fasano. Due anni fa a Putignano mia moglie ha avuto il raddoppio della Tarsu che è passata a 200 euro contro le mie 100 euro rimaste inalterate. Quest’anno con l’avvento della Tares, a Fasano non abbiamo ancora fissato i parametri di calcolo, mentre a Putignano mia moglie nei mesi scorsi ha ricevuto una lettera da parte del mio collega sindaco in cui ringraziava dell’efficienza nella raccolta differenziata e diceva che purtroppo, visto che c’è la nuova tassa imposta dal Governo centrale, bisogna prepararsi a dei sacrifici; in definiva l’acconto calcolato sui ¾ della tassa era di 180 euro. Noi invece a Fasano, con tutti gli aumenti della Tares, non arriveremo ai 180 euro che mia moglie ha pagato qui solo per l’acconto. Con il bilancio preventivo approvato il 13 agosto, a Fasano abbiamo tolto due punti di Irpef e un punto di Imu sulla seconda casa (scendendo dal 10,40 al 9,40), adesso sto valutando in fase di assestamento di ritornare al 10,40 come Imu ma di agire sulla Tares togliendola del 100% sulle fasce deboli, cioè non riduzioni in percentuali a tutti gli utenti, ma solo per le fasce deboli perché per loro risulta particoalrmente gravoso, rispetto a chi senza problemi può permettersi di pagare 30-40 euro in più”.
Quindi è possibile avere un servizio migliore, senza avere esorbitanti costi sulla bolletta, o il vostro è un miracolo? “Non abbiamo fatto nessun miracolo ma molti sacrifici. Sulla raccolta differenziata siamo stati addosso agli operatori e alla ditta e noi amministratori non ci abbiamo dormito la notte. Abbiamo fatto una scommessa e stiamo cercando, anche con grossi sacrifici, di mantenere e vincere la scommessa”.
Parliamo del servizio. A pochi mesi dall’avvio avete già raggiunto il 74%, come ci siete riusciti? “Ci eravamo prefissi il 65% in un anno, ma dal primo mese abbiamo raggiunto l’obiettivo. Eppure avevamo iniziato in un periodo particolare, il 1° luglio, con tutto il macello che abbiamo da un punto di vista turistico. I ragazzi hanno fatto straordinari per tutto il mese di luglio e agosto ma siamo soddisfatti dei risultati ottenuti, pur con tanti sacrifici e con incremento notevole del lavoro. Per esempio per le utenze non domestiche, la raccolta del cartone invece che farla solo due volte alla settimana come previsto nel contratto, l’abbiamo fatta fare tutti i giorni e due volte al giorno. Tutt’ora funziona così, abbiamo chiesto a fine ottobre di mantenere gli stessi livelli perché ho fatto diversi incontri con i commercianti, in modo particolare con i macellai, ed è quello che ci viene chiesto. Per cui hanno assunto personale extra non previsto dal contratto proprio per tentare di mantenere quei risultati”. Il servizio è effettuato dalla Tradeco che ha vinto l’appalto con un contratto della durata di 5 anni rinnovabile per altri due, e conta 64 persone assunte a tempo indeterminato e 27 stagionali che presto vedranno cambiare il contratto con uno a tempo determinato. Come riuscite a contemperare un servizio così efficiente con i costi? “Noi ci siamo riusciti, anche se credo ci sarà qualche variazione. Avendo chiesto ad un’azienda di mantenere gli stessi livelli, abbiamo anche detto che fra qualche tempo ci siederemo e vedremo di rivedere i termini del contratto, avendo la facoltà nel primo anno di appalto di fare variazioni nell’ambito del 5%”.
Nei centri periferici come La Selva o Torre Canne, il servizio porta a porta è identico a quello di Fasano? “Sì, è lo stesso. Mentre a Putignano ho visto che la campagna è abbandonata; mio cognato che abita in campagna mi diceva che c’è una situazione disastrosa”.
Si è creato anche da voi il fenomeno delle discariche a cielo aperto? “Purtroppo quel fenomeno c’è comunque. Anche su quel fronte da parte nostra c’è stato un grande dispendio di energie perché ci siamo imposti durante l’estate di fare anche due e tre passaggi nelle zone nevralgiche dove venivano buttati questi rifiuti per evitare che si accumulassero. Devo dire che, con un po’ di sacrificio, fino ad ora ci siamo riusciti”. Siete già partiti con le multe? “Stiamo aprendo le buste e trovando i riferimenti dei responsabili, stiamo facendo partire le multe. Ma adesso partirà un servizio di telecamere nascoste che sposteremo di volta in volta nei punti nevralgici, per individuare con più accuratezza chi compie questi scempi”.
Chi si occupa di questi controlli? “Abbiamo il nucleo ecologico della Polizia Municipale. Ci sono due ragazze che si occupano prettamente di queste cose”.
L’intervista integrale sul Settimanale Fax in edicola.
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