PUTIGNANO – Se esiste un punto di non ritorno questo potrebbe chiamarsi “L’orizzonte degli eventi”, il limite oltre il quale la luce e la materia non passano. Una grande metafora che dà il titolo al libro di Cristò Chiapparino, presentato sabato 5 novembre al centro culturale Sepik, in via Mazzini 12. A dialogare con l’autore il giornalista Michele Casella e il sociologo e scrittore Leonardo Palmisano. Il tutto inserito nell’intelligente iniziativa dell’associazione “SediMentAzione”, che si è inventata un ciclo di incontri con autori e case editrici pugliesi. Sabato è toccato a Chiapparino che ha pubblicato il suo romanzo breve con Il Grillo Editore. La narrazione ruota intorno a Giovanni Bartolomeo, scrittore ottantatreenne affetto da Alzheimer. L’uomo è accudito da sua figlia Caterina e da Davide, agente letterario di una vita. Giovanni legge il romanzo che lo ha reso famoso, ma la malattia lo condanna ad una rilettura continua senza che egli possa ricordare di esserne l’autore e senza che possa avere memoria della storia, che ogni volta è costretto a riprendere. L’uomo finisce col dire “questo libro è una porcheria”, giunto com’è al suo personale e meta testuale non ritorno. L’Alzheimer gli ha fatto perdere contatto con la sua identità, il personaggio fa ormai parte di una narrazione che non è più quella pensata dallo scrittore. “Parole da bere”, l’aperitivo con autori e case editrici pugliesi, dà appuntamento a venerdì 11 novembre ore 19,30 con “Fiabe di Capitanata” di Daniele Giancane.
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