PUTIGNANO – I panni sporchi si lavano in casa e le voci fuori dal coro sono sempre invenzioni della stampa. Questa volta però l’intervista che il segretario del Partito Democratico Stefano Maggipinto ha rilasciato a Fax la scorsa settimana è un fatto e i commenti raccolti in giunta, abbottonati ed equilibrati, finiscono per sortire l’effetto contrario. L’assessore Saverio Campanella infatti, chiamato a commentare l’intervista, dice: “leggendo l’articolo mi sono reso conto che il giudizio espresso dal segretario è positivissimo circa la realtà amministrativa di questo paese. Chiedere una maggiore considerazione del Partito Democratico e spronare a fare di più, è una cosa che io non leggo in chiave negativa, non ci vedo nessuna polemica, fa parte dei compiti di un segretario”. Nessuno ha però parlato di polemica e quando Maggipinto individua l’assessore “più bravo” e il “meno amato”, Campanella risponde: “E’ un preziosismo. Non ha nessun titolo per dare voti, è una burla del segretario”. Chiamiamola burla, buttiamo pure acqua sul fuoco, certo è che il pool degli assessori è un po’ imbarazzato alla nostra richiesta di commento. Quando facciamo notare a Campanella che il segretario parla anche di una politica putignanese da “encefalogramma quasi piatto”, l’assessore risponde: “Non ho letto questa frase. Forse voleva essere un ulteriore stimolo a produrre ancora di più, in funzione dei prossimi appuntamenti amministrativi ed anche elettorali”. Diplomatica la risposta di Nicola Recchia: “Non rientra nelle mie abitudini dare i voti, preferisco che siano gli altri a valutare il lavoro svolto, per esempio nel mio caso dovrebbero essere i tecnici e gli stessi cittadini”. Circa lo stato di salute della politica locale, l’assessore Recchia risponde: “Noi non abbiamo un attimo di respiro nelle ripartizioni, se poi il suo è un riferimento ad altro, non so. Gli assessorati sono tutti sotto pressione, questo mi risulta. Del resto questa è una amministrazione che governa da 7 anni e mezzo e non mi risulta ci siano stati contrasti”. Il vice sindaco Dino Angelini si mantiene nel mezzo: “Come rappresentante di una forza politica deve esercitare il proprio ruolo – dice – non sono scandalizzato, non l’ho trovato molto duro il suo intervento. Io non sono stato citato, spero di meritare un bel 8,5 alla fine del mandato, per il resto sono tranquillo. Certo dobbiamo migliorarci”. Alla definizione di politica da “encefalogramma quasi piatto”, Angelini gioca d’astuzia: “Bè, dipende dallo strumento e da come riesci a leggerlo. Per fare un encefalogramma ci vuole un medico che abbia tutti i requisiti. Io credo che c’è un discreto livello di dibattito, c’è fermento. L’attività amministrativa non è in fase di sprint, ma non è nemmeno ferma. Non è stata citata una certa consistenza di interventi sulla viabilità, i vigili di quartiere, lo spostamento del mercato che verrà attuato subito dopo il carnevale, i rifiuti. Io personalmente sono nel mezzo tra chi dice che questa amministrazione è ferma e chi dice che sta facendo bene. Ora sta facendo quello che riesce”. Tocca un commento anche a chi da Maggipinto ha ricevuto una piena promozione, l’assessore Vito Genco definito dal segretario Pd “Il più bravo, che ha realizzato meglio i suoi obiettivi”. “Prima di tutto devo ringraziare Stefano per l’attestazione di stima, soprattutto perché a darla è stato il mio segretario ma soprattutto un attento osservatore delle dinamiche politiche e amministrative”, dice Vito Genco. Genco entra poi nel merito delle osservazioni di Stefano Maggipinto: “Credo che ponga questioni politiche e che la critica all’amministrazione giunga per spronare l’intera maggioranza ad iniziare a parlare del programma politico dei prossimi anni. Indubbiamente ci sono problematiche di funzioni e ruoli che riguardano singole persone ed il segretario stimola l’apertura di un confronto”. Nel voto di sufficienza dato da Maggipinto all’amministrazione comunale, Genco preferisce vedere il lato positivo: “Questa amministrazione è chiamata a realizzare quello che la precedente ha programmato, non è un compito facile specie per i lavori pubblici ma in ogni caso si sta lavorando con impegno”. Vito Genco ricambia quindi, e promuove a pieni voti anche l’azione pubblica di Maggipinto: “Un segretario politico deve assumersi il ruolo di stimolo della politica guardando non solo all’oggi e all’ordinario – dice – ma al futuro ed è quello che Maggipinto sta facendo”. Di diverso avviso ma comunque buonista in perfetto stile natalizio, l’assessore Giuseppe Genco. “L’approccio scelto è discutibile ma va bene comunque. – Commenta Genco – Lo prendo come un sfogo interno al Pd, che non so nemmeno se sia condiviso da tutto il Pd. Essendo considerazioni personali, Maggipinto può esprimersi come crede”. Poi una sottolineatura: “Mi pare ci sia una certa discrasia quando prima si dice di non riuscire ad avere contezza di ciò che fanno gli assessorati e poi si danno i voti. La prendiamo come uno sfogo”. L’assessore socialista Gianni Campanella ha il freno a mano tirato e sulle calde tematiche poste nell’intervista di Maggipinto preferisce tacere. Laconico il suo commento: “Le problematiche che Maggipinto solleva richiedono un approfondimento che la maggioranza mi auguro presto vorrà fare”.
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