RUTIGLIANO – Alla fine i consiglieri di minoranza Altieri, Berardi, Valenzano, Martire e Valentini hanno vinto la loro scommessa. Il bilancio di previsione, così come avevano preannunciato, non è stato approvato dal consiglio comunale del 27 Ottobre. Arrivati all’approvazione del quarto punto, ovvero proprio l’approvazione del bilancio di revisione 2014, il sindaco ha chiesto la sospensione del consiglio al fine di valutare un aggiornamento ad altra data, per poter dare la possibilità ai consiglieri di leggere e approfondire l’atto, consegnato con estremo ritardo. “L’altro consiglio non vi abbiamo trovati in aula e qualcuno ha detto che era dovuto al tempo che ci concedevate per leggere gli atti. Noi non vogliamo sospendere il consiglio. Lei stasera, se non vuole discutere, la sospensione la faccia con la sua maggioranza, noi siamo qui!” Questa la ferma risposta del consigliere Valentini. Ma votata a maggioranza, la sospensione è stata accettata. Dopo circa mezz’ora, la maggioranza e il consigliere Giampaolo, che aveva votato a favore della sospensione, sono rientrati in aula e hanno annunciato che l’approvazione del bilancio sarebbe stata rinviata al 10 novembre alle ore 16. “E’ una vergogna! Neanche la dichiarazione di voto! Non si è mai visto, in nessuna amministrazione un comportamento del genere!” è esplosa la minoranza. “Non hai avuto il coraggio delle tue azioni – ha inveito Valentini contro il sindaco – domani mattina saremo dal Prefetto!”.
I primi punti all’ordine del giorno, sono stati discussi con toni più bassi ma non senza una certa tensione nell’aria, non soltanto tra maggioranza e minoranza, ma all’interno della minoranza stessa. L’approvazione del programma triennale ed elenco annuale delle opere pubbliche per il triennio 2014-2016, è stato approvato con 11 voti favorevoli della maggioranza, 5 contrari della minoranza e l’astensione di Giampaolo: “I giochetti dinanzi alle urgenze della città di Rutigliano – si è giustificato il consigliere – sono demoralizzanti, per questo per distinguermi dalle ambiguità politiche di questo consiglio, mi devo astenere”. I voti contrari derivano da una mancanza di idee e di chiarezza nell’atto, definito un copia e incolla di vecchie proposte e provvedimenti, affiancati da una grave mancanza di priorità, priorità fondamentali in un periodo di crisi come questo. “Non so cosa altro il sindaco potrà inventarsi, forse il palaghiaccio a breve. Non c’è assolutamente nulla, questa è la dura realtà” ha chiuso Valentini.
“Giampaolo è un artista e un funambolo, pero i funamboli devono stare attenti perchè se fanno il percorso senza protezioni, si fanno male. Tu stasera hai abbracciato la causa di quelle persone che poco tempo fa hai chiamato mafiosi”. Così lo stesso Valentini ha apostrofato il consigliere di minoranza che ha votato a favore del Piano generale di sviluppo, portando i voti positivi a 12, e lasciando quelli negativi a 5. “Io sono stato sempre critico, ma cerco di fare un’opposizione diversa, costruttiva, quella che non sto trovando in questo periodo da parte della minoranza”. Tante, negli ultimi giorni le forti reazioni scatenate dal consigliere, sia per i comportamenti che per le dichiarazioni, come ha ricordato ancora il consigliere Valenzano: “Oggi avrei gradito che più che dire tante altre cose, tu chiedessi scusa al consiglio comunale per quelle che sono alcune tue affermazioni”, riferendosi alle frasi shock sul sindaco di Roma e sulla trascrizione delle nozze gay che hanno suscitato non poche polemiche. (foto di Giusy Ottomano)
Scommessa vinta dal Pd! Corsi e ricorsi…
© Riproduzione riservata 28 Ottobre 2014
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