Mercoledì sera abbiamo potuto guardare in faccia i candidati. Proseguiranno intanto le iniziative targate Testa Cuore Noci, durante le quali i cittadini potranno associare ai nomi una personalità, delle emozioni, dei discorsi. Primi fra tutti gli “Incontri Virtuosi”, grazie ai quali ci si continuerà a confrontare con le buone pratiche attuate in altri comuni e riproducibili sul territorio nocese. E poi “Alze u’bbanne”, gli incontri rionali che andremo a realizzare nei quartieri nocesi per incontrare i cittadini nei luoghi della loro quotidianità.
Non solo. Prestissimo, sul sito www.testacuorenoci.it saranno disponibili i profili di tutti i candidati e i cittadini potranno messaggiare direttamente con loro.
Segue discorso di chiusura della presentazione del 30 aprile del candidato sindaco Domenico Nisi.
Siamo in un tempo di parole, di tante e troppe parole e l’ascolto non è semplice e non è scontato.
Per questo io ve lo chiedo, espressamente e con tutta la serietà di cui sono capace.
Ho solo due pensieri nella testa e nel cuore, stasera: uno è rivolto ai candidati alla carica di Consigliere Comunale del Comune di Noci, che sostengono la mia candidatura a Sindaco, e l’altro è rivolto a chi qui, stasera, è un cittadino ed un potenziale elettore.
Il primo è un pensiero di gratitudine per ciascuno, ed in egual misura per i più giovani e per i meno giovani, per i neofiti e per i veterani. Perché, nella diversità della storia di ciascuno, tutti hanno deciso di giocare con la propria persona, la propria faccia come si usa dire, un gioco che oggi meno che mai dà garanzie, a nessuno, né di potere, né di prestigio, né di ricchezza.
È questa la ragione per cui questa volta è diverso: per questa ragione quello che viviamo è da considerarsi un momento di grande opportunità. La crisi totale che viviamo e che sta portando via speranze, benessere e sogni di futuro, sta anche togliendo di mezzo e molto di ciò che fino ad oggi ha inquinato il servizio per il Bene Comune facendolo divenire una condizione di privilegio per chi lo esercitava. Oggi, invece, tutti sappiamo che nessuno può più ricavare alcunché di personale e di vantaggioso per sé stesso da un impegno in Politica; a nessuno, di noi per lo meno, sfugge che oggi c’è un solo modo per garantirsi un futuro: costruirlo per gli altri!
Perciò, a chi ha deciso di esserci, di mettersi in gioco, deve andare la gratitudine di tutte le persone a cui chiederete il voto. Ma a tutti voi va la mia personalissima, profonda e sincerissima gratitudine, perché avete voluto scommettere sulla mia persona. Grazie.
Vi sono grato ma vi chiedo reciprocità, e non solo perché anche io sto scommettendo su di voi. Ma soprattutto perché penso che se non siamo capaci di reciprocità, non siamo capaci di unione, se non siamo capaci di unione non siamo una forza, se non siamo una forza non meritiamo la fiducia che stiamo chiedendo.
E per meritare fiducia, prima di tutto, dobbiamo avere il coraggio di fidarci in piena ed indiscussa reciprocità. Vorrei ricordare a tutti voi, che la diffidenza non è un valore, neanche in politica, sebbene questo tempo ci abbia confusi al punto da farcelo credere. Sulla fiducia è possibile costruire sempre, a volte con faticosi ritorni, ma sempre; la diffidenza, invece, sempre logora e demolisce.
Se non abbiamo il coraggio di abbandonare i luoghi comuni della politica non riusciremo ad abitare il cambiamento, se non raccogliamo la sfida del positivo, rinunciando a rifugiarci comodamente e vilmente nel negativo, non saremo costruttori di speranza.
Io merito la vostra fiducia. Io merito la vostra fiducia.
E a chi è qui, stasera, per capire se può fidarsi di noi e votare per noi, vorrei dire che quello che vedrete nei prossimi giorni è il segno del modo con cui vorremmo amministrare.
Incontri virtuosi. Sono gli incontri attraverso i quali abbiamo provato ad immaginare un futuro prossimo e possibile per Noci, scoprendo inedite possibilità, alcune delle quali sono diventate parte del nostro programma.
Ma non è nella stesura del programma che vogliamo esaurire lo spirito degli incontri virtuosi. Di questo spirito vogliamo fare lo stile della nostra campagna elettorale, non grandi manifestazioni ma piccole occasioni di incontro, di scambio, di reciproco affidamento con le persone che vorranno ascoltarci e parlarci.
Ma soprattutto di questo spirito vogliamo fare lo stile del nostro amministrare, che sarà certamente la realizzazione del nostro programma elettorale, ma dovrà passare attraverso il quotidiano incontro vero, perciò virtuoso, con le persone.
Ci stiamo candidando ad ascoltare per servire.
Chiediamo fiducia e nient’altro, senza insistenza, perché chi è pronto a servire, se non serve sa tenersi da parte.
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