“Migrazione, minaccia o opportunità? Che ruolo ha la politica?” È questo il tema di un convegno tenutosi venerdì 25 novembre a Turi nell’Auditorium dell’IISS “Pertini-Anelli-Pinto”.
Si è trattato di un incontro a più voci sul tema della migrazione nell’ambito del progetto Erasmus+ Call 2020-KA2, quest’anno interamente dedicato, appunto, al tema della migrazione e seguito dalle due insegnanti referenti prof.ssa Chiara Longo e prof.ssa Ornella Vasco. Sono intervenuti i consiglieri regionali, Lucia Parchitelli, Francesco Paulicelli e Debora Ciliento oltre ai sindaci di Turi, Conversano e Polignano a Mare, ai dirigenti del Patronato ACLI e al rappresentante dell’ARCI i quali hanno risposto alle domande degli studenti desiderosi di approfondire un tema di grande attualità.
Il convegno si è svolto in modalità bilingue (italiano-inglese) per consentire agli studenti ed agli insegnanti provenienti da Spagna, Germania e Polonia di interagire in maniera proficua con i colleghi italiani. Molte le tematiche affrontate con una puntualizzazione sugli aspetti politici, giuridici, amministrativi e sociali relativi all’operato degli enti locali e delle varie associazioni del Terzo Settore coinvolte nell’accoglienza dei migranti.
All’incontro era presente anche una delegazione della Scuola secondaria di Primo Grado. Un tema che è stato affrontato con attenzione e consapevolezza da una scuola che è aperta al territorio ma che è anche di grande respiro internazionale.
La dirigente scolastica prof.ssa Carmela Pellegrini nel salutare e ringraziare della loro partecipazione tutti gli intervenuti ha sottolineato che l’Erasmus e “un’opportunità di conoscenza e di confronto con altre realtà e quindi è sinonimo di crescita”.
Il Presidente Regionale ACLI Puglia, dott. Vincenzo Lippolis, ha evidenziato che “il tema della migrazione appartiene a tutti noi. I migranti sono persone in stato di fragilità ma che hanno una dignità”. Purgatorio ha osservato che il fenomeno della migrazione viene sempre affrontato e gestito in fase emergenziale: “sembra che ci sia la volontà di gestirlo in questo modo, senza una precisa regolarizzazione, ma come una merce di scambio nei rapporti tra i vari Stati.”
La dott.ssa Debora Ciliento, consigliera regionale Regione Puglia ha detto: “La legislazione che riguarda i migranti è un argomento complesso a livello europeo, in materia di intervento e accoglienza vanno considerati i rapporti intercorrenti tra Parlamento europeo, singoli Governi ed infine le varie Regioni con continui aggiornamenti e differenti vedute. Ogni Paese affronta il problema rapportandosi alle linee guida europee, ma nei momenti di emergenza enti regionali e locali intervengono. Possiamo e dobbiamo vivere tutti insieme e ciò può avvenire tramite l’accoglienza delle diversità e delle culture che sono così importanti. Bisogna attivare tutta una serie di offerta di servizi per le richieste di accoglienza, la politica crea opportunità ma tutti dobbiamo essere pronti ad accogliere.”
Anche il dott. Francesco Paolicelli, Consigliere regionale Regione Puglia si soffermato sulle norme che regolano l’accoglienza dei migranti: “La legge base è il DL del 1998 ora aggiornato al DL del 2021 che stabilisce i principi e la distribuzione per una corretta accoglienza. Altro tema fondamentale è quello dello sfruttamento, in particolare femminile. Le politiche di accoglienza dei singoli Stati non sempre offrono le migliori e corrette condizioni. La politica regionale interviene con singoli bandi come ad esempio quello sulla esportazione di buone pratiche in materia di migrazione da parte anche del Terzo Settore. Ci vuole una suddivisione di responsabilità ed un patto tra istituzioni nazionali, regionali e locali.”
Per Tina Resta, Sindaca del Comune di Turi “la migrazione è un tema culturale prima che giuridico. La comunità deve confrontarsi con un ostacolo mentale in quanto la cultura non è solo la somma dei titoli di studio, ma anche come si pensa ed è un processo che inizia dalla scuola. Gli episodi di violenza di migranti stranieri attivano processi di categorizzazione, uno straniero commette una violenza e quindi tutti gli stranieri sono violenti e questo non è vero”. Tina Resa ha anche messo in luce le difficoltà che le amministrazioni comunali devono affrontare nella gestione del fenomeno migrazione: “un sindaco a capo di una comunità deve pensare non solo alla dimensione organizzativa ma anche a quella emotivo-relazionale. La Puglia è all’avanguardia nell’accoglienza della forza lavoro, ma alcuni organismi funzionano a corrente alternata negli aiuti per la gestione dei flussi di forza lavoro che è un fenomeno rilevante. La Prefettura, le forze dell’ordine svolgono un ruolo fondamentale, ma un ruolo importante, per quanto riguarda la dimensione sociale, è quello dell’accoglienza da parte di una comunità verso quelle persone che lasciano le proprie case e le proprie famiglie per trapiantarsi e realizzare i propri progetti di vita”. Tina Resta ha quindi raccontato l’esperienza vissuta dalla comunità turese: “Turi ha visto una prima forte ondata di migranti albanesi che oggi sono ben integrati sul territorio. Il fenomeno odierno invece parte da una forte richiesta da parte del mondo agricolo in particolare nel periodo della raccolta delle ciliegie. I lavoratori stagionali sono lavoratori che risiedono in altre zone della Puglia ma anche al di fuori della Regione e vengono chiamati dalle aziende agricole. Moltissimi sono bravi lavoratori, alcuni hanno creato problemi. Quando mi si chiede cosa c’entra l’ente locale nel rapporto privatistico di grandi quantità di lavoratori ed aziende rispondo che devo collegare due entità per evitare gravi e spiacevoli episodi di abusivismo e di non correttezza nei confronti dei lavoratori. La loro presenza è una opportunità non una minaccia. I singoli episodi di violenze accaduti hanno destato preoccupazione nell’opinione pubblica perché queste violenze sono state amplificate e messe in rilievo da alcuni canali di comunicazione ed hanno creato una opinione anche distorta. Così per uno pagano tutti perché nella società c’è una prima impressione valutativa che crea poi un ostacolo all’integrazione. Un sindaco ha un compito complesso e articolato, ha una responsabilità politico-amministrativa ma anche sociale nei confronti della sua comunità. È un processo lungo, alcuni tipi di barriere sono più basse nei giovani rispetto agli adulti e la scuola può aiutare molto in questo.”
“Anche Conversano” ¬– ha detto il sindaco, avvocato Giuseppe Lovascio– “ha una numerosa comunità di albanesi in possesso già della cittadinanza italiana e ad essi si sono aggiunti negli ultimi anni rumeni, georgiani ed altre comunità che si stanno integrando nel tessuto sociale. La Puglia è una terra di levante aperta alle migrazioni così come noi siamo stati in passato terra di emigrazione. I nostri uffici comunali sono attrezzati per interfacciarsi con i nuovi arrivati e la Regione Puglia mette a disposizione risorse per le emergenze e le esigenze. Inoltre sono presenti molte associazioni del Terzo Settore il cui contributo è decisivo per necessità particolari.”
Il dotto Vito Carrieri, Sindaco di Polignano a Mare ha dichiarato: “A Polignano siamo aperti all’accoglienza anche se la legislazione molte volte non basta e necessita di continui aggiornamenti. Ad esempio ero all’incontro dell’ANCI a Bergamo ed era presente una delegazione ucraina ed allo stato attuale dobbiamo tenere presente questa nuova emergenza. Come Comune attiviamo tutti gli strumenti di accoglienza, ma ad esempio manca la figura del mediatore culturale nelle scuole che è fondamentale. La politica si occupa di tutti i vari aspetti e problemi, da noi la presenza di lavoratori stranieri è cruciale in settori economici come il turismo e l’agricoltura poiché è richiesta la presenza di manodopera che svolga lavori manuali pesanti che molti non vogliono più svolgere mentre i migranti sono disponibili. C’è un incontro tra domanda e offerta e più soggetti istituzionali devono essere coinvolti.”
Il Vice presidente nazionale ACLI, dott. Antonio Russo, dopo aver sottolineato la collaborazione esistente con l’IISS “Pertini-Anelli-Pinto” nell’ambito dei percorsi di Alternanza Scuola Lavoro oggi PCTO ha sostenuto che esiste “una radice culturale nelle migrazioni ed un falso concetto secondo cui lo straniero è un invasore. Oggi ci sono milioni di italiani nel mondo frutto dei 20.000.000 di connazionali che in passato, ma ancora oggi, emigrano. Siamo tutti un po’ migranti. Ogni anno nel mondo si muovono 232.000.000 di persone. Non tutti i migranti sono uguali: esistono i migranti economici, quelli che sono alla ricerca di condizioni lavorative migliori, esistono i rifugiati politi ed i richiedenti asilo che fuggono da guerre o da terre dove non si può più vivere, esistono i migranti ambientali, quelli che lasciano le proprie terre per motivi legati appunto all’ambiente diventato invivibile. Tutte queste migrazioni sono regolate da leggi ma i rifugiati devono essere necessariamente essere accolti dai paesi in cui essi giungono. L’Europa è la culla della civiltà e del diritto e dobbiamo fare in modo che resti tale, ma spesso i diritti inviolabili sono dimenticati. Ad esempio esistono 1.000.000 di bambini nati in Italia, dove vivono e studiano, ma non hanno la cittadinanza italiana e su questo bisogna porre rimedio.”
Il dott. Tommaso Ventaglini, intervenuto in sostituzione del, Presidente Regionale ARCI, dott. Francesco Di Gregorio si è soffermato sul ruolo svolto dall’ARCI: “Noi agiamo come associazione di promozione sociale. La Puglia è ricca di associazioni del Terzo Settore, di volontari, di cooperative, ONG e ONLUS che operano per l’accoglienza in collaborazione con gli enti locali nella gestione di progetti in maniera virtuosa. I migranti non devono essere visti come un fenomeno di emergenza temporanea ma un fenomeno naturale gestito per creare opportunità, inclusione sociale con scambio interculturale di crescita comune.
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