Ludopatia: il banco vince. Sempre. Nel 2022, secondo l’Agenzia delle dogane e dei Monopoli, la febbre del gioco ha prodotto una raccolta di 135 – 140 miliardi di euro. E gli italiani si impoveriscono, si ammalano e solo il 10% si cura. Lo Stato, invece, prima incassa i dividendi anche del gioco (8 miliardi e 413 milioni di euro) e poi ci rimette (circa 7 miliardi) perché ha anche il compito di curare i giocatori patologici, ognuno dei quali costa allo Stato 38.000 euro l’anno.
Quanti sono i ludopatici? Secondo i dati ufficiali, i dipendenti dal gioco sono 790.000 mentre a rischio patologia sono 750.000.
Chi sono? Sono perlopiù di disoccupati, casalinghe, pensionati, purtroppo, tantissimi giovani e anche giovanissimi. Categorie di fragili che sperano di risolvere i loro problemi esistenziali con una semplice grattata.
Quanto spende un ludopatico? La spesa media è di 1431 euro. Quando la diponibilità economica si esaurisce, purtroppo, si ricorre ai prestiti, poi all’usura, poi ai furti, ad essere vittime della criminalità, e a rischiare la morte.
Cosa fare? Non prendere sottogamba il problema e investire di più sul fronte della scuola e in specifici programmi di prevenzione. Grazie al decreto Balduzzi (158/2012) è stato creato un osservatorio sulle ludopatie. Per il contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo anche la Regione Puglia ha approvato una legge ad hoc.
Di questo si parlerà, presso il Centro studi di Turi, nel convegno promosso dal locale Lions Club Matteo Pugliese in programma per venerdì dieci febbraio, ore 19. Titolo: “La ludopatia… non è più un gioco”. Interverranno Antonello Taranto, psichiatra; un ex ludopatico; il geriatra dott. Vittorio Pugliese, coordinatore sanitario RSSA Mamma Rosa; il prof. Raffaele Lagravinese, del Dipartimento di Economia a Finanza – UNIBA; il Lion dott. Michele Cofano, presidente di zona; coordinatore, il giornalista Valentino Sgaramella. In apertura i saluti del sindaco di Turi, dott.ssa Ippolita Resta e del presidente del Lions Clubs Turi, prof. Gerardo Spinelli.
Sarà interessante conoscere il pensiero di un testimone, un ludopatico che ha sperimentato sulla propria pelle la febbre del gioco. Ora è guarito e sarà presente al meeting di venerdì sera. Intanto lo specchietto delle allodole continua ad alimentare la speranza e il sogno di una vincita da nababbi. Il superenalotto continua a mettere in palio una cifra mai raggiunta in Italia, 361.500.000, un premio che si autoalimenta.
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