Mercoledì 15 marzo, alle ore 11.00, presso la Fiera Internazionale “Levante Prof”, sarà presentato il brand collettivo “La Faldacchea di Turi”. La conferenza stampa, ospitata presso lo stand 5 di “Goloasi”, vedrà l’intervento dell’assessore regionale allo Sviluppo Economico, Alessandro Delli Noci, del Sindaco di Turi, Ippolita Resta, e di Stefano de Carolis, presidente dell’Associazione culturale ets “La Faldacchea di Turi”. L’incontro sarà moderato dal giornalista Valentino Sgaramella. Nel corso della conferenza stampa, le maestre dolciaie di Turi daranno luogo ad uno show-cooking, durante il quale sarà possibile assistere dal vivo le principali fasi della preparazione del dolce turese.
Il valore del brand collettivo: un volano per lo sviluppo economico di Turi e del suo territorio
Il marchio collettivo, la cui titolarità è del Comune di Turi, ha la finalità di creare un sistema certificato di qualità della produzione e commercializzazione della Faldacchea, dolce a base di mandorla. A tal fine, il sodalizio delle maestre dolciaie ha elaborato un apposito disciplinare che tutela l’identità del dolce, garantendo il rispetto della ricetta originaria e dei suoi ingredienti, salvaguardando il legame con il territorio di Turi.
Inoltre, tale brand – sulla cui conformità vigilerà la stessa Associazione – si prefigura quale volano d’eccellenza per lo sviluppo in chiave turistica e commerciale del paese, attraverso la promozione di iniziative future che rilancino le peculiarità della cultura dolciaria turese all’interno di un circuito nazionale e internazionale. In tale ottica di promozione del patrimonio enogastronomico rientra anche l’impostazione grafica del marchio collettivo, che pone l’accento – in forma stilizzata – sugli elementi caratteristici dell’operazione: la storia del ex convento delle clarisse di Turi e della Faldacchea, il valore aggiunto dell’artigianalità e l’origine geografica.
L’iter: dalla ricerca storica al marchio collettivo
L’importante traguardo è stato raggiunto dopo un lungo iter burocratico, iniziato nel 2021 con la ricerca storica di Stefano de Carolis che ha permesso di “riscrivere” la storia della Faldacchea, accertando – sulla base di documenti d’archivio – che il “dolce della sposa” ha la sua crescita e diffusione nel comune di Turi, grazie alla figura di Anna Antonia Martinelli, detta la monacacella.
Ripristinata la verità sulle radici storiche del dolce, de Carolis ha avviato un proficuo dialogo con le maestre dolciaie turesi, motivandole a unirsi e a costituire l’Associazione culturale “La Faldacchea di Turi”.
A marzo 2022, il sodalizio ha ottenuto il primo importante riconoscimento: la certificazione PAT, che ha inserito la Faldacchea nell’elenco nazionale dei “Prodotti Agroalimentari Tradizionali”.
Dopo un anno, grazie all’impegno concreto dell’Amministrazione Comunale guidata da Ippolita Resta, Sindaco di Turi, si è concretizzato il secondo obiettivo strategico: la registrazione del marchio collettivo presso il Ministero dello Sviluppo Economico.
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