aggiornato il 20/09/2024 alle 15:00 da

Popolazione turese in calo negli anni

La popolazione di Turi è destinata a diminuire ed “invecchiare” sempre più. L’ISTAT, Istituto Nazionale di Statistica, ha effettuato uno studio di statistica sperimentale basato sulle previsioni demografiche comunali con l’obiettivo di tracciare il probabile futuro prossimo in termini di dimensione totale e di componenti strutturali nei vari comuni italiani. L’interesse per il territorio ha sempre contraddistinto l’attività nel settore delle previsioni demografiche e, dato il crescente interesse nell’ambito, ha sviluppato lo studio portandolo dal livello regionale a livello comunale. L’ISTAT ha analizzato la popolazione per sesso e classi quinquennali di età, i componenti del bilancio demografico (popolazione ad inizio anno, nati, morti, iscritti dall’estero, iscritti da comuni di altre regioni, iscritti da comuni della stessa regione, cancellati per l’estero, cancellati per comuni di altre regioni, cancellati per comuni della stessa regione, popolazione a fine anno) ed i principali indicatori demografici (tasso di natalità, tasso di mortalità, tasso migratorio netto, tasso totale di crescita) per i prossimi anni sino al 1°gennaio 2043. I dati dello studio, essendo frutto unicamente di calcoli effettuati basati su ipotesi adottate riguardo il comportamento demografico, vanno trattati con cautela ed analizzati come statistiche e non come dati reali. Si nota subito come la previsione sul comune di Turi è di una popolazione totale nettamente in calo. Gli abitanti risultavano 11.282 nel 2003 e 12.963 nel 2013 per poi stabilizzarsi intorno ai 13000 fino ad oggi. Al 1°gennaio 2023 il totale è di 12.981 residenti sul territorio, i quali risulterebbero in leggera discesa con 12915 residenti nel 2033 e solamente 12.635 nel 2042, nonostante l’aumento registrato negli ultimi 20 anni. Il tasso di crescita totale, ovvero il rapporto fra la variazione della popolazione in un dato anno e la popolazione media di quell’anno per mille individui, è in flessione netta. Negli ultimi 20 anni il tasso totale di crescita si è sempre tenuto stabile sulla cifra di 0.9, ma negli anni a seguire è previsto un dato negativo per -1.7 (2033) e -3.6 (2042). La cifra preoccupa ulteriormente analizzando il tasso migratorio, cioè il rapporto tra la differenza tra migrati ed emigrati (saldo migratorio) e l’ammontare medio annuo della popolazione residente per mille. Dal 2003 ad oggi il tasso è sempre stato costante con il valore di 5.7, ma la previsione è di 4.1 (2033) e 3.4 (2042) delineando un netto declino “degli ingressi” con corrispondente aumento “delle uscite” dal comune. Il tasso di mortalità, ossia il numero medio di decessi in un anno ogni mille abitanti, ed il tasso di natalità, il numero medio di nascite in un anno ogni mille abitanti, non forniscono previsioni positive. Il tasso di mortalità, nell’arco degli ultimi 20 anni, è diminuito nel 2013, passando da 10.8 (2003) a 9.1, ma la previsione non è delle più rosee con 11.6 nel 2023, passando per 12.3 nel 2033, fino ad arrivare al 2042 con 13.8. Il tasso di natalità sembrerebbe in lieve aumento nonostante il netto declino dal 2003 (8.2) al 2013 (7.5) sino ad oggi (6.7). I dati dei prossimi anni sarebbero simili agli ultimi anni, passando a 6.6 nel 2033 per poi aumentare a 6.8 nel 2042. A preoccupare non sono solamente i risultati sulla popolazione totale presente sul territorio ed i tassi di natalità, mortalità e migrazione, ma anche l’età media degli abitanti. Il dato è in netto aumento sin dal 2003 in cui l’età media si aggirava sui 42 anni. L’aumento è risultato costante fino ad oggi con età media di 43.7 nel 2013 e 46.3 nel 2023. Desta molta preoccupazione la previsione per l’età media nel 2033 che risulterebbe pari a 48.5, destinata a salire nel 2042 con 50.2. Il popolo di Turi non sarebbe solamente in riduzione, ma sembrerebbe anche “più vecchio” come si può notare dal costante calo della fascia d’età 0-14 sul territorio e del netto aumento della fascia d’età che va dai 65 anni in su. La categoria più giovane è passata da ricoprire il 14,4% (1624) degli abitanti nel 2003 al 10,7% (1352) previsto nel 2042 nonostante il lieve aumento del tasso di natalità negli anni. Nel 2013 il dato era già in discesa con il 13,1% (1702) per poi calare costantemente fino ad oggi con il 12,5% (1629) ed il 10,9% (1387) nel 2033. La fascia d’età che va dai 65 anni in su è in salita sin dal 2003 dove occupava solamente il 19,8% (2234) con un aumento lieve sino al 2013 con il 20,2% (2621) per poi incrementare ulteriormente fino ad oggi con il 23,3% (3027). La previsione è di un netto aumento con il 27,8% (3702) nel 2033 ed il 33,5% (4234) nel 2042. L’età compresa tra i 15 ed i 64 anni, inclusivo della maggior parte dei lavoratori attivi, risulta in salita nello scorso ventennio con il 65,8% (7424) nel 2003 ed il 66,7% (8640) nel 2013, ma nettamente in calo sino ad oggi enelle previsioni future con il 64,1% (8325) nel 2023, 61,3% (7826) nel 2033 e 55,8% (7049) nel 2042 con la forza lavoro che potrebbe risultare insufficiente. Sebastiano Labalestra

© Riproduzione riservata 20 Settembre 2024

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