TURI – AGGIORNAMENTO: E’ stata esclusa l’ipotesi dell’infortunio sul lavoro per la morte del 63enne alberobellese Vincenzo Antonacci. L’uomo, che era a Turi per far visita all’amico Fabio Basile, nella mattinata di mercoledì si è improvvisamente accasciato al suolo. Giovedì mattina, la Procura di Bari ha autorizzato la sepoltura, considerando inutile l’autopsia e accertando, di fatto, la natura del decesso, dovuta a un arresto cardiocircolatorio. A quanto si apprende, inoltre, l’uomo, in pensione dopo anni di lavoro nel campo dell’edilizia, non sarebbe caduto da una scala, come precedentemente riportato. Ci scusiamo per l’errore.
E’ stato probabilmente un infarto a stroncare la vita del 63enne di Alberobello Vincenzo Antonacci. Lo scultore era venuto a Turi per far visita a un suo amico, Fabio Basile, ed era con lui nel cantiere in via Vecchia Castellana. Mentre ammirava alcune sue opere in fase di realizzazione, l’uomo è stato improvvisamente colto da un malore e, in base a una prima ricostruzione, pare sia caduto da una scala. Immediatamente il giovane scultore turese lo ha accompagnato in ospedale al Di Venere di Carbonara. La prima ipotesi è stata quella di incidente sul lavoro e per questa ragione i carabinieri della stazione di Turi si sono recati sul cantiere assieme ai funzionari dello Spesal. E’ su questo che stanno indagando gli inquirenti. Una prima risposta arriverà domani mattina quando la Procura di Bari stabilità se effettuare o meno l’autopsia.
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