Dopo gli episodi di cronaca che hanno interessato la nostra città, anche la politica si sveglia e reagisce cercando di correre ai ripari. “Siamo diventati come il Far West. Ogni giorno Turi è sui giornali. Ma noi non siamo il Far West e non dobbiamo esserlo”, ci ha detto al telefono il prof. Onofrio Resta. “Gli imprenditori agricoli che pagano a nero i migranti per la raccolta delle ciliegie non fanno bene alla nostra Città. Ogni giorno vi è un attentato alla sicurezza del nostro paese”. Il prof. Resta ritiene che delle situazione venuta a crearsi a Turi debba occuparsene occuparsene il Consiglio Comunale e il Comitato provinciale per la sicurezza. Ieri mattina ha contattato altri consiglieri comunali (Teresa De Carolis, Graziano Gigantelli, Teresita De Florio) per chiedere la convocazione di un consiglio monotematico d’urgenza per affrontare il problema e individuare le soluzioni più idonee per far vivere in pace la comunità turese. Pare che la proposta di convocare un consiglio comunale d’urgenza stia prendendo piede. Il problema della sicurezza in città era stato accennato dalla consigliera Lilly Susca in consiglio comunale. Il 22 giugno, in chiusura della campagna cerasicola la consigliera Susca ha presentato una interrogazione. Si spera che, per l’anno prossimo, il problema venga affrontato per tempo e con il dovuto impegno per evitare che si verifichino altre situazioni incresciose che turbano la nostra comunità.
Prof. Resta, Turi è come il Far West
© Riproduzione riservata 30 Giugno 2021
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