aggiornato il 24/02/2025 alle 11:30 da

“Messa a Fuoco”, 37 misure cautelari a Turi e nel circondario

Questa mattina, i Carabinieri del Comando Provinciale di Bari, coadiuvati in fase esecutiva dai militari dei reparti territorialmente competenti, dal Nucleo Cinofili CC di Modugno e dal 6° Nucleo CC Elicotteri, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa di misure cautelari emessa dal Gip del Tribunale di Bari, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nella quale vengono riconosciuti, secondo l’impostazione accusatoria accolta dal Gip gravi indizi di colpevolezza a carico di 37 indagati, di Turi e di diverse città limitrofe, tra cui figurano soggetti affiliati ai clan mafiosi baresi, ritenuti responsabili a vario titolo di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti anche con l’aggravante della cessione a soggetti minori d’età, ricettazione e detenzione illegale di armi clandestine, violazione degli obblighi inerenti alla sorveglianza speciale, estorsione aggravata, accesso indebito a dispositivi idonei alla comunicazione da parte di soggetti detenuti, favoreggiamento personale, ricettazione, fraudolento danneggiamento dei beni assicurati, falsità ideologica, violenza o minaccia a pubblico ufficiale, estorsione aggravata dal metodo mafioso, incendio aggravato dal metodo mafioso.

I provvedimenti scaturiscono dall’indagine, convenzionalmente denominata “Messa a Fuoco”, condotta dall’ottobre 2021 al maggio 2023 dal NOR – Sezione Operativa del Comando Compagnia Carabinieri di Gioia del Colle, mediante intercettazioni telefoniche, telematiche e ambientali (eseguite anche presso la sala colloqui della Casa Circondariale di Bari), installazione di sistemi di videosorveglianza e di monitoraggio della posizione con GPS, servizi di OCP, perquisizioni e sequestri, avviata a seguito di un incendio doloso di veicoli avvenuto a Turi.

Le indagini hanno permesso di accertare la natura dolosa dell’incendio, una ritorsione contro un gruppo criminale per aver violato il divieto di spacciare droga a Turi. Sono state identificate due associazioni armate rivali, dedite al traffico di cocaina, facenti capo ai clan baresi “Parisi” e “Strisciuglio”. Questi gruppi, strutturati in modo piramidale, erano in lotta per il controllo della piazza di spaccio turese.

Durante le indagini sono stati effettuati 11 arresti in flagranza di reato, 13 denunce in stato di libertà, il sequestro di oltre 1 kg di droga, una pistola e denaro contante.

Dei 37 indagati, 15 indagati sono stati colpiti dalla misura della custodia cautelare in carcere, 16 da quella degli arresti domiciliari mentre gli altri 6 sono stati destinatari dell’obbligo di dimora nel comune di residenza con la prescrizione di non allontanarsi dalla propria abitazione nella fascia oraria compresa tra le 22.00 e le 7.00 di ogni giorno.

L’operazione testimonia la costante attenzione dell’Autorità Giudiziaria e dell’Arma dei Carabinieri nel contrasto al traffico di sostanze stupefacenti che rappresenta, a pieno titolo, una delle principali fonti di ricchezza per i Clan.

 

© Riproduzione riservata 24 Febbraio 2025

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