TURI – Tre milioni di euro: a tanto ammonta l’ulteriore sequestro “antimafia” (applicando il cosiddetto “Pacchetto sicurezza”) nei confronti di soggetti considerati contigui ai clan mafiosi di Gravina di Puglia (Mangione, Gigante e Matera), disposto dal Tribunale di Bari – sezione Misure di prevenzione – su richiesta della Procura della Repubblica del capoluogo ed eseguito questa mattina a Turi dai carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Altamura, collaborati dalla locale Stazione. Il principale destinatario della misura patrimoniale è il pluripregiudicato Raffaele Dipalma, 59 anni, con precedenti penali per associazione per delinquere di stampo mafioso finalizzata all’estorsione, al traffico illecito di sostanze stupefacenti, omicidio e usura. L’indagine patrimoniale a suo carico ha dimostrato come il tenore di vita e l’immenso patrimonio a disposizione del boss, a fronte di esigui redditi dichiarati, non potevano che essere riconducibili alla sua attività criminale. Nella giornata odierna, in modo particolare, sono stati sottratti a Dipalma, perché a lui riconducibili direttamente o per interposte persone fisiche e giuridiche, 5 terreni ubicati nel comune di Turi su cui insistono 6 ville bifamiliari (12 unità immobiliari abitative), non ancora accatastate, ed un conto corrente bancario, il tutto riconducibile alla società sequestrata lo scorso 8 aprile. (Foto 2C)
Ancora un sequestro antimafia
© Riproduzione riservata 27 Aprile 2011
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