TURI – Un pugno poteva essere fatale. Ma per fortuna c’erano i carabinieri che gli hanno salvato la vita. Gli stessi carabinieri che lo avevano multato perchè era alla guida del suo motociclo senza casco. E’ quanto accaduto nel primo pomeriggio di venerdì scorso a un imprenditore turese. In base a una prima ricostruzione dei fatti, sembra che l’uomo non si sia fermato all’alt dei carabinieri che lo avevano visto senza casco e avevano cercato di fermarlo. Resisi conto che l’imprenditore non si era fermato, i militari lo avrebbero inseguito richiamando la sua attenzione anche con la sirena. L’uomo si sarebbe poi fermato nei pressi della propria azienda dove i carabinieri, oltre a redarguirlo per non aver osservato l’alt, lo avrebbero sanzionato (con tanto di fermo amministrativo di due mesi della moto) per guida senza casco. A quel punto l’uomo non ci avrebbe più visto per la rabbia e avrebbe sferrato un pugno contro la porta a vetro del proprio ufficio, frantumando il cristallo e tagliandosi copiosamente la mano, il polso e l’avambraccio. Provvidenziale è stato l’intervento del vice brigadiere Vito Bulzacchelli e dell’appuntato Massimo Polsinelli che hanno tamponato l’emorragia (stava perdendo sangue in maniera copiosa) con un laccio elastico, in attesa dell’arrivo dell’ambulanza, che ha trasportato l’imprenditore in ospedale dove gli hanno riscontrato lesioni alle vene dei polsi, ai tendini e ai muscoli dell’avambraccio. Ora l’imprenditore dovrà pagare la multa, ma dovrà anche ringraziare i militari per avergli salvato la vita.
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