TURI – Oltre 24 ore di preoccupazione. Oltre 24 ore di ricerche. In tutta Italia. Oltre 24 ore vissute in apnea, alla ricerca di un padre forse un po’ troppo indipendente. Ma alla fine, come si suol dire, tutto è bene quel che finisce bene. E la nostra storia è finita bene. Nel pomeriggio di martedì un uomo scompare. Lascia un biglietto alla figlia, originaria di Bari ma residente a Turi da qualche anno e con la quale viveva, con scritto di non preoccuparsi e che si sarebbe fatto vivo al più presto. Ma come può una figlia non preoccuparsi davanti alla scomparsa, seppur preannunciata, di suo padre sessantacinquenne? Non può non preoccuparsi. E allerta subito i carabinieri della stazione di Turi. I quali, pur senza una denuncia formale (devono passare 24 ore dalla scomparsa), cominciano ad attivare immediatamente i canali di ricerca. La figlia dell’uomo si reca in tutti gli ospedali del circondario e del capoluogo barese nella speranza di ritrovare, o per lo meno di avere informazioni sul suo eventuale passaggio, del padre. Ma nessuno le risponde in maniera affermativa. Nel frattempo trascorrono le 24 ore e la donna formalizza la denuncia.Dai canali informali, i militari passano a quelli formali e contattano il Policlinico di Bari. E proprio il personale medico del nosocomio barese informa i carabinieri di una telefonata ricevuta dai colleghi dell’ospedale emiliano di Forlì, i quali avevano informato Bari dell’arrivo di un paziente di origini pugliesi, giunto fin lì per curarsi. Tutto è bene quel che finisce bene, dunque. L’uomo era arrivato fino in Emilia con la sua auto, una Ford Escort, ma non aveva nessuna intenzione di scappare. D’altronde aveva scritto alla figlia di non preoccuparsi. Ma lui, al suo posto, si sarebbe preoccupato?
Anziano scappa con l’auto, lo ritrovano a Forlì
© Riproduzione riservata 12 Giugno 2012
Non ci sono commenti, di la tua qui sotto!