TURI – Nel quadro delle ordinarie attività di contrasto all’evasione fiscale è stata intensificata la presenza in alcune aree delle province di Bari e Bat, con l’impiego di circa 240 finanzieri di questo comando provinciale, i quali hanno eseguito servizi finalizzati a controllare principalmente l’emissione degli scontrini e delle ricevute fiscali, non tralasciando l’abusivismo commerciale, il lavoro nero ed altri aspetti connessi. In tale contesto, sono stati eseguiti 380 controlli nei confronti di esercizi commerciali dislocati nelle due province di Bari e Bat, constatando 110 mancate emissioni del documento, per una percentuale pari al 29%. Le categorie economiche ispezionate sono state un po’ tutte quelle presenti sul territorio: commercio al minuto, anche in forma ambulante, bar, negozi di abbigliamento, profumerie, gioiellerie, parrucchieri ed altro, privilegiando i soggetti ritenuti piu’ a rischio. Inoltre per 25 esercizi commerciali, ubicati in Bari, Noicattaro, Noci, Turi, Altamura, Barletta, Trani, Bisceglie, Molfetta e Terlizzi, è scattata la chiusura da 3 a 6 giorni. La chiusura è attuata, su provvedimento emesso dall’Agenzia delle Entrate, per un periodo che varia da un minimo di 3 giorni ad un massimo di 30 giorni per gli esercizi ai quali, nell’arco di cinque anni, sono state contestate almeno 4 mancate emissioni. Nel decorso anno, i provvedimenti di chiusura attuati sono stati ben 55 a fronte di circa 11 mila controlli nei quali sono state rilevate mancate emissioni in oltre 2.200 casi, per una percentuale superiore al 20%.
Non facevano scontrini, chiusa l’attività
© Riproduzione riservata 19 Febbraio 2013
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