TURI – Come era nelle previsioni della vigilia l’amministrazione comunale turese ha applicato la Tasi (Tassa sui servizi indivisibili comunali) all’aliquota massima prevista, ossia il 2,5 per mille (e con pochissimi “sconti”). Il provvedimento, che riguarda la copertura di servizi quali la pubblica illuminazione, la manutenzione di strade e verde pubblico, l’anagrafe, polizia locale e Suap, canile, ecc., per un importo complessivo di 2.128.824,42 euro, è stato licenziato dall’aula con il voto favorevole della maggioranza e quello contrario dell’opposizione. Quest’ultima è stata molto dura nei confronti dell’amministrazione, accusandola di aver attuato una politica che non tutela le fasce deboli e pertanto lontana dalle posizioni del centrosinistra. Alla maggioranza è stato anche rinfacciato di aver applicato una percentuale di copertura dei costi del 100%, e quindi esagerata. Il consigliere di “Siamo Turi” Mariangela Volpicella ha fatto letteralmente uscire dai gangheri il primo cittadino Menino Coppi allorchè gli ha ricordato di “passarsi una mano sulla coscienza” in occasione dei futuri provvedimenti che riguarderanno altri prelievi dalle tasche dei turesi. “Non siamo dei Dracula che vogliono dissanguare i cittadini” è stata l’accorata replica del sindaco. In avvio di seduta, nell’ambito delle comunicazioni, si è anche discusso delle problematiche a livello di servizi sanitari che stanno interessando Turi in questi ultimi tempi, sia per quanto riguarda la carenza a livello pediatrico che il possibile ridimensionamento del servizio di pubblica utilità 118.
Tasi al massimo, scoppia la polemica
© Riproduzione riservata 10 Settembre 2014
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