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Lilli Susca tra insegnamento e politica

Lilli Susca, assessore alle Politiche Agricole e Agro-Alimentari con delega a Industrie -Artigianato – Attività produttive – PMI – Marketing territoriale – Decoro urbano e Verde Pubblico. Innanzitutto, Assessore, volevo farle gli auguri per l’incarico che ha da poco ricevuto. Quindi, entriamo subito nel merito iniziando con il fugare un dubbio: lei fa l’insegnante, forse per questo ha scelto di fare l’assessore part time, accettando di percepire un’indennità assessorile dimezzata? “ Tutti i dipendenti pubblici hanno diritto alla sola metà dell’indennizzo, se continuano a svolgere il proprio lavoro da dipendente pubblico.Io sono l’unico dipendente pubblico,nella Giunta De Tomaso.” Quindi, se lei avesse chiesto di essere, diciamo, dispensata dall’insegnamento e se avesse deciso di fare solo l’assessore avrebbe avuto l’intero compenso. In realtà, è altro, quello che voglio sapere da lei. Le chiedo: Il ruolo di insegnante e quello di assessore sono impegnativi. Pensa di riuscire a svolgerli al meglio, ambedue? “Bella domanda. Allora, intanto, come dipendente pubblico io ho diritto a 24 ore mensili di permesso straordinario. Per cui, io avrò la possibilità di essere in Comune , per svolgere la mia funzione da Assessore, per almeno due / tre giorni alla settimana di mattina, per non parlare, poi, dei pomeriggi. Quando, ovviamente, non sarò impegnata in riunioni a scuola.Inoltre, nei periodi in cui non ci sono le lezioni a scuola, io sarò in Municipio sia al mattino che al pomeriggio. E, ribadisco, anche quando ci sarà lezione, avrò almeno due giorni a settimana da dedicare, anche di mattina, al lavoro di Assessore, in Comune .” Perché ha deciso di non lasciare la scuola? “Io ho deciso di non lasciare la scuola, perché non ho voluto abbandonare le classi a cui sono molto affezionata.” Ora, entriamo nel merito dei suoi incarichi istituzionali. Voglio soffermarmi proprio sulla delega al marketing territoriale. Considerando che la promozione turistica e la valorizzazione del territorio, sono tutte e due fondamentali per fare marketing del territorio, le chiedo : che cosa intende lei, esattamente, per marketing territoriale a Turi. E quali sono le strategie che intende mettere in atto per renderlo vincente? “Marketing territoriale non ha a che fare semplicemente con il turismo. Per marketing del territorio si intende la valorizzazione di tutto quello che può essere rappresentativo del nostro Comune: dai prodotti agricoli alle bellezze artistiche.Lo stesso dialetto fa parte dei’ beni culturali del paese’, e va, quindi, valorizzato. Quindi, fare marketing territoriale significa avvicinare la domanda all’offerta; il cliente potenziale al nostro territorio, attraverso una serie di strategie di comunicazione, in collaborazione con associazioni ma anche con esercenti turesi.” Che ruolo svolgeranno per il suo Assessorato le associazioni? “Sicuramente, quello di rappresentare una fonte di informazione importantissima. Perché è chiaro che noi Amministratori non possiamo sapere tutto. E allora, rivolgersi a persone che hanno la maggiore conoscenza della storia del territorio dell’architettura, ma anche del tessuto economico, significa avere uno strumento efficace, a propria disposizione per partire. Perché è dalla conoscenza che bisogna partire. Altrimenti non si fa nulla. Avviare questo tipo di contatto è anche un modo per conoscere i bisogni e, quindi, capire di cosa ha bisogno il territorio per essere valorizzato. In tutto questo, le Associazioni sono una sorta di polmone per la comunità. Io non ho la delega all’associazionismo, ma lei capisce bene che in una Giunta non ci sono ruoli chiusi. Fin dal primo giorno deve esserci un dialogo fisso fra i diversi assessorati , o, meglio, fra i diversi assessori. Perché è di persone, che stiamo parlando. E fra le persone e non fra le entità astratte c’è il dialogo. “ Perfetto! Quindi saranno nello specifico le attività di promozione che il suo Assessorato intende avviare? “Se si parla di associazionismo, io devo comunicare con l’assessore De Carolis. In questi giorni io e la De Carolis stiamo collaborando per gli eventi estivi: prima per la stesura di un calendario dignitoso, poi per la sua realizzazione; con l’ausilio anche di altri assessori, come la delegata al turismo e al commercio Daniela Di Bello” Come intende individuare e valorizzare i punti di forza del nostro territorio? “Come intendo individuarli? Con la conoscenza, ovviamente. Attraverso il dialogo con le realtà associative, ma anche con le realtà produttive del territorio. Ad esempio: stiamo organizzando un incontro con le dolciarie della Faldacchea, per ufficializzare la concessione del marchio. Questa è un’attività partita prima del nostro insediamento, che io ho ereditato molto volentieri , in quanto è un’attività molto promettente, per le sorti del nostro paese. A breve in Consiglio Comunale sarà deliberata una modifica al regolamento che era stato stilato,proprio per la concessione del marchio. Dopodiché ogni dolciaria avrà una targa da affiggere all’ingresso del proprio laboratorio. Per distinguere appunto queste da altre attività che non si adeguano al disciplinare e che, per questa ragione, non potranno utilizzare il marchio Faldacchea di Turi.” Ha già individuato dei punti di forza del territorio? “Sicuramente, il nostro Centro Storico è un potenziale punto di forza.Allo stato attuale non è molto vissuto, non è fruibile al cento per cento, ma va valorizzato, perché è davvero caratteristico. Il nostro Borgo nasce come spazio di dimora per gli inservienti del marchese. Per questo ha delle case piccole e delle viuzze strette. Rispetto ad altri centri storici di paesi limitrofi ha delle caratteristiche specifiche che, devo dire, il turista nota subito, e ama. Purtroppo, però, il nostro centro storico manca di “vita “. Fino agli anni 70. Pullulava di botteghe artigianali. C’erano moltissimi negozietti . C’era una cantina molto famosa . Tanta gente viveva nel Centro Storico. Col tempo, purtroppo, si è spopolato, sia di abitanti che di esercenti.” Lei cosa pensa di fare in merito? “Il mio sogno è quello di ripopolare il centro storico, di renderlo nuovamente vivo, facendo in modo che quel potenziale venga sfruttato. Noi abbiamo tantissimi bed and breakfast ma il turista non trova, poi, attività appetibili da svolgere.” Non ci sono a Turi associazioni che si muovono in tal senso? Certamente e anche di altissimo livello ma, per esempio,il settore della ristorazione è numericamente carente, rispetto alla quantità notevole di bed and breakfast presenti su Turi: sono all’incirca 80. Questo è indice di un buon flusso di turisti che, però, non trovano motivo valido per restare e spendere ulteriormente su Turi. Questo è un punto di debolezza che,però, potrebbe trasformarsi in un’opportunità di crescita notevole. Questo è un uno dei primi obiettivi che vorrei pormi insieme all’assessore, che si occuperà del Centro Storico. “ Cosa intende fare per il settore agricolo? Un altro punto di forza di Turi è, sicuramente, la laboriosità dei nostri agricoltori: il fiore all’occhiello della nostra economia. Abbiamo un prodotto meraviglioso che è la ciliegia ferrovia di Turi. Che deve essere promosso il più possibile. E su questo bisogna lavorare. E lì, ovviamente, entrano in campo due delle mie deleghe: l’agricoltura e il marketing territoriale, che, come le ho detto prima, in molti impegni, sono sovrapponibili.” Come intende individuare il bacino di utenza sul quale punterà la sua progettazione? “Per il turismo o per il commercio? Intanto, stiamo pensando di aprire a Turi un infopoint per il turismo. In modo tale da rientrare in quella rete marchio Puglia, che prevede una serie di iniziative, capaci di mettere in comunicazione le diverse realtà del territorio; proponendo al cliente potenziale, percorsi di attività da poter svolgere in più luoghi del territorio, anche di prossimità. Quindi, attrarre anche il turista che intende visitare la Valle d’Itria o la costa. In realtà gli ospiti dei nostri B&B scelgono Turi, proprio per la sua posizione strategica, perché in 20 minuti si è in tutte le aree turistiche di maggior risonanza del Sud Est barese. Quindi, attraverso l’Infopoint intendiamo metterci in evidenza in questo settore. “ Io penso che, partendo da quelle che sono le vostre competenze acquisite o ricevute, e quelli che sono i vostri programmi si può realmente pensare a un presente un po’ diverso per Turi. “Vorrei dirle una cosa che pochissimi sanno: io, oltre ad essere una docente di lingue, ho, anche, una specializzazione in ‘Sviluppo imprenditoriale e marketing ‘ acquisita anni fa con un master della Spegea, quindi ritengo di avere le competenze specifiche , per parlare di marketing. In genere, non amo vantare le mie esperienze formative, però, forse è il caso di rassicurare i cittadini che sono nelle mani di persone competenti. Inoltre, proprio grazie a questo titolo, ho avuto l’opportunità di lavorare anche come imprenditore : per anni io ho gestito, insieme ad un mio socio, un’agenzia di viaggi. Quindi ho avuto modo di mettere in campo alcune di quelle competenze acquisite durante il master. Nella vita ho fatto tante cose che,semplicemente, vanno a rinforzare quella che è la competenza richiesta per questo Assessorato. Come si dice impara l’arte e mettila da parte. Certo, intelligentemente. È giusto così?” Ritiene sia importante curare il marketing online con uno scambio di contenuti? “Devo dire la verità su questo? Non sono preparata. Ma questo vuol dire che,probabilmente, non c’è niente di particolarmente evidente che sia stato fatto in precedenza. Quindi, se non è stato attivato un canale di promozione online del territorio, assicuro che questo sarà fatto,perché è fondamentale incidere anche su quel canale. Anzi, sottolineo che quello,purtroppo, sta diventando il canale informativo prioritario. Fare della promozione sui social network è diventato importante. Così come è importante che lo stesso sito del Comune di Turi venga aggiornato. Bisogna dare un’immagine nuova, partendo dall’immagine del paese stesso.” Soffermiamoci sull’aspetto del decoro urbano e del Verde pubblico. “Io ho già fatto due sopralluoghi nelle “nuove villette”, chiamiamole così. Queste opere sono state realizzate grazie ai fondi del PNRR. Con il progetto Turri Green. Sono delle belle iniziative, devo dare atto alla vecchia Amministrazione. Vanno, però, gestite con molta cura e attenzione. Per esempio, nella villetta vicino via La Quacquera il precedente Governo del paese ha scelto di riempire le aiuole con un ciotolato fine. Questo, però, crea problemi, perché si ritrovano i ciottoli sparsi per tutta la superficie della villetta, venendo a creare una precaria situazione di sicurezza e di decoro urbano. Per questo, stiamo cercando di capire quale soluzione adottare. Intanto, dobbiamo capire come fare per queste aiuole dove ci sono comunque degli alberi, per cui il tappeto antinfortunistica, in sostituzione dei ciottoli, non risulterebbe essere l’ideale. Un’ipotesi l’abbiamo abbozzata, ma non me la sento adesso di parlarne, perché va prima discussa con l’Ufficio Tecnico. C’è l’altra situazione del punto Sport nei pressi di via Martiri di via Fani. Anche quello è una bella realtà, che, però, è rimasta incompiuta. Lì avrebbe dovuto essere attrezzata un’area con la rete di protezione, per mettere i ragazzi di giocare a pallone, evitando di dover andare a recuperarlo a chilometri di distanza. Questo non è stato completato. Ho contattato il progettista, il quale mi ha garantito che a settembre quell’opera sarà conclusa. Va precisato che Punto Sport e tutto intorno erano previste delle attrezzature che non sono più rientrate, in quanto ci sono state delle spese non previste in un’altra area del territorio, che faceva parte sempre del progetto Turi-green, cioè quella di via Conversano, nei pressi delle case popolari. Questo ha comportato degli incrementi di costo che hanno eroso il budget previsto per la villetta in via Martiri di via Fani. Quindi, bisognerà trovare altri fondi per chiudere questi progetti che, ovviamente, non possono essere lasciati a metà. La cosa che devo denunciare con grande tristezza è che queste nuove “Realtà Green”. Sono state già oggetto di vandalismo : le panchine sono state ricoperte di scritte fatte con vernice nera o colorata. Devo costatare che l’utenza non sempre dà il giusto valore a quello che il Comune offre, per migliorare la vita di tutti i turesi. È come se ci si facesse un autogol. Questa è la sensazione che ho io !” Altri, ancora, sarebbero gli interrogativi da porre all’assessore Lilli Susca, ma, preferiamo rimandare la possibilità di ottenere risposte esaurienti ad una successiva intervista , magari quando i “100 giorni” di avvio mandato saranno conclusi.

© Riproduzione riservata 25 Luglio 2024

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